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ZURIGOExpovina primavera

08.04.14 - 15:30
Una finestra ticinese nel mondo del vino
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Expovina primavera
Una finestra ticinese nel mondo del vino

Prima degli anni Cinquanta l'unico modo per degustare vino era quello di visitare i produttori direttamente nelle loro cantine.
Sessant'anni fa, al vecchio molo di Zurigo, è nata Wyschiff, un'esposizione su battelli che ha dato inizialmente la possibilità a 6000 visitatori di degustare i prodotti di una ventina di espositori. In seguito, la manifestazione ha preso il nome di Linth. Lo scorso novembre la moderna Expovina ha contato 70000 visitatori nell'arco di una settimana, per 140 stand con circa 4000 vini.

Da dieci anni, oltre all'esposizione autunnale, esiste anche quella di primavera, che quest'anno, nella splendida ambientazione post-industriale del Technopark, ha presentato 2000 vini grazie a un'ottantina di espositori. Vini di tutto il mondo, dalla Svizzera alle altre regioni europee, da Israele al Nuovo Mondo fino all'Australia. Tra gli espositori svizzeri, però, è sempre mancato il Ticino. I motivi sono molteplici. Primo fra tutti la difficoltà di un piccolo produttore ticinese nel far fronte a 8 giorni lontano dal controllo della propria cantina delegando a terzi la propria attività, non senza una certa preoccupazione. Oltre a ciò la non indifferente gestione di importanti costi iniziali. Un investimento impegnativo, insomma, che presuppone grinta e dinamicità. Ma quest'anno, per la sua decima esposizione, il Ticino si è mosso con grande coraggio e impegno. 
Tre piccoli produttori si sono associati nell'avventura. Mondò, Trapletti e Settemaggio hanno unito le loro forze e si sono lanciati. 

La valutazione finale è stata tutta positiva, grazie sicuramente anche a una perfetta gestione da parte degli organizzatori. Tanta fatica, tanto divertimento e anche tante soddisfazioni. Fra le varie la visita dell'esperto internazionale Ivan Barbic che si è soffermato allo stand degustando e apprezzando sia i vini del Sottoceneri, che quelli del Sopraceneri, apprezzandoli molto. 
Il viso illuminato dei visitatori alla vista del Ticino da bere ha fatto il resto. Moltissimi hanno accolto molto favorevolmente la nostra presenza. Si è trattata di una prima che non è passata inosservata. Come non è sfuggita agli espositori la cultura enologica dei visitatori. Un approccio molto preciso, sia nelle domande mirate che nelle acute osservazioni. Sicuramente un pubblico abituato a confrontare e a valutare. E questo grazie soprattutto alla professionalità e alla continuità di Expovina negli anni. 

Sono passati pochi giorni dal termine della manifestazione, eppure, da subito, si è fatta strada in modo preponderante negli espositori ticinesi l'idea di ripresentarsi il prossimo anno con nuove idee, per la gioia di tutti. 
Perché il Ticino merita.

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