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SVIZZERACosa resterà della Svizzera?

04.03.14 - 12:30
Un mare di cose che non funzionano (più). Un minestrone indigesto, che così è, anche se non vi pare.
Tipress
Cosa resterà della Svizzera?
Un mare di cose che non funzionano (più). Un minestrone indigesto, che così è, anche se non vi pare.

Scrivo questo articolo al volo, senza tanti fronzoli dialettici, ma cercando di andare subito al punto: la Svizzera, QUELLA Svizzera che esisteva fino a qualche anno fa, si sta autodistruggendo? (Il punto di domanda, è MOLTO retorico).

Un Consiglio Federale debole verso l'esterno (eufemismo) e ostile a buona parte degli svizzeri, dove siede, tra gli altri, una signora che ha cambiato casacca in corsa e rappresenta un partitino-ino-ino inventato dalla sera alla mattina e che potrebbe fare le proprie riunioni in una cabina telefonica.

Un Consiglio Federale che non rispetta la volontà popolare per quanto riguarda la gestione dei criminali stranieri, non applicando quanto scaturito da iniziative popolari.

Un Consiglio Federale che ignora platealmente di fatto, quanto scaturito dalle urne lo scorso 9 febbraio: stanno facendo di tutto per NON applicare quanto ordinato in quell'occasione dal Popolo Sovrano, ma per fare in modo di continuare a stare in ginocchio al cospetto della fallimentare e antidemocratica UE.

Tutte le energie le usano NON per trovare il modo, velocemente, per applicare la volontà popolare, ma per cercare di far fesso il Popolo e non fare arrabbiare l'UE.

Teppistelli stranieri irrecuperabili, per i quali si spendono fino a 29mila franchi al mese, mentre molti nostri anziani e non solo, invalidi, ecc vivono con le pezze sul fondoschiena.

Stranieri integrati e che si comportano bene, che rischiano seriamente di essere espulsi dalla Svizzera, mentre appunto teppistelli esotici vengono mantenuti qui oltre ogni logica.

Un Tribunale Federale che sempre più spesso emette sentenze che generano frustrazione e stupore nell'opinione pubblica.

Per quanto riguarda il Ticino, la sensazione è che siamo sempre più la Grecia della Svizzera e chi tenta di salvare il salvabile, con proposte concrete e immediatamente attuabili, viene tacciato di populismo ed altre amenità all'aria fritta.

Senza dimenticare il territorio, che è stato conciato per le feste: traffico, capannoni ovunque costruiti per ospitare aziende straniere che portano praticamente niente a parte serpentoni di auto dal confine mattina e sera, casi di inquinamento impuniti o difficilmente punibili, ecc 

La gente è sempre più stufa e chi dovrebbe e potrebbe cambiare le cose, sembra far finta di non vedere l'enorme pentola a pressione che rischia di scoppiare. Non solo: invece di far qualcosa per evitare l'esplosione, si ostina a cacciar sotto legna al fuoco.

 

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