Cerca e trova immobili

CANTONEUffici Regionali di Collocamento: "Siano maggiormente al servizio di chi cerca lavoro"

14.10.14 - 15:22
Uffici Regionali di Collocamento: "Siano maggiormente al servizio di chi cerca lavoro"

BELLINZONA - È con un'interrogazione al Consiglio di Stato che i deputati PPD Lorenzo Jelmini e Marco Passalia propongono soluzioni per coloro che, disoccupati, ricorrono ai servizi che lo Stato mette a loro disposizione per trovare adeguate soluzioni e possibilmente un lavoro.

 

"Anche singoli cittadini o associazioni attive nel nostro cantone cercano di dare risposte e sostegno a chi è in disoccupazione - scrivono nell'interrogazione -. Proprio a partire da queste preoccupazioni è nata un’iniziativa avviata da alcuni giovani che hanno allestito su facebook la pagina “Ticino&Lavoro”, amministrata da Giovanni Albertini, che si prefigge l'obiettivo di fornire una risorsa aggiuntiva alla ricerca di un lavoro, creare collaborazione attiva tra occupati e disoccupati nella ricerca di annunci di lavori, rispondere a domande riguardanti il mondo del lavoro ticinese e dare la possibilità a un datore di lavoro di accedere alla loro, seppure semplice, banca dati. Un’iniziativa lodevole che dimostra come dalla società possano emergere proposte interessanti a favore di tutti".

 

Gli amministratori della pagina “Ticino&Lavoro”, sollecitati da numerosi interventi, avrebbero però raccolto testimonianze di persone in cerca d lavoro che "rilevano problemi e talune lacune nei servizi forniti degli uffici regionali di collocamento (URC), pur riconoscendo in generale impegno e professionalità di chi opera in questo settore".

 

Tra le osservazioni raccolte, ve ne sono alcune che per i deputati PPD richiedono chiarimenti e che vengono elencati qui di seguito:

• si ha l’impressione che gli URC svolgono esclusivamente il compito di “Controllore”, concentrandosi sulla verifica delle ricerche effettuate dagli assicurati;

• si ha l’impressione che l’organizzazione interna agli URC non sia sufficientemente efficiente e le risorse non sono adeguate per rispondere al continuo aumento delle richieste;

• si ritiene che i corsi di formazione per il reinserimento nel mondo del lavoro siano spesso poco efficaci e non danno reali opportunità a chi li frequenta;

• si ha l’impressione che ci sia troppa burocrazia e che regole eccessivamente rigide penalizzano il disoccupato;

• si ha l’impressione che non sempre l’attenzione e il rispetto dei problemi del disoccupato da parte del consulente siano adeguati;

• si rileva molta rigidità nel sanzionare ritardi o il mancato invio delle richieste mensili di lavoro.

 

Al Consiglio di Stato vengono poste le seguenti domande:

1. Quali sono i requisiti necessari che determinano l’assunzione del personale negli URC?

2. Quanti sono i cercatori d’impiego iscritti nei diversi URC e quanti consulenti, per ogni ufficio regionale di collocamento, vi lavorano?

3. Quanti assicurati gestisce mediamente ogni collaboratore URC in Ticino rispetto al resto della Svizzera?

4. Ritiene adeguato il numero di funzionari che lavorano negli URC per dare adeguata risposta al costante aumento dei cercatori d’impiego iscritti e delle problematiche del mercato del lavoro?

5. Ritiene adeguata la formazione di chi opera presso gli URC?

6. Cosa prevede il mandato della SECO ai servizi cantonali del lavoro? Quali servizi devono erogare ai disoccupati gli Uffici Regionali di Collocamento? Quali sono i compiti dei collocatori/consulenti URC?

7. Su quali criteri si basano le scelte dei corsi di formazione e dei programmi occupazionali proposti ai disoccupati? Vi è un controllo regolare e sistematico della qualità e dell’efficacia di questi programmi?

8. Si ritiene necessario migliorare il servizio che attualmente viene erogato nei confronti dei disoccupati iscritti? In caso affermativo, quali sono le strategie che si vorrebbero adottare per migliorare il servizio attuale?

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE