Cerca e trova immobili

CANTONEAttuazione del 9 febbraio, Gobbi spiega la posizione ticinese

09.10.14 - 18:36
Il Consigliere di Stato ha partecipato oggi pomeriggio a Berna a una seduta della Commissione istituzioni politiche del Consiglio Nazionale
Foto Ti-Press
Attuazione del 9 febbraio, Gobbi spiega la posizione ticinese
Il Consigliere di Stato ha partecipato oggi pomeriggio a Berna a una seduta della Commissione istituzioni politiche del Consiglio Nazionale

BELLINZONA - Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ha partecipato oggi pomeriggio a Berna a una seduta della Commissione istituzioni politiche del Consiglio Nazionale (CIP-N), nell’ambito dei lavori di attuazione del nuovo articolo costituzionale 121a, legato alla votazione popolare del 9 febbraio scorso sull’iniziativa «Contro l’immigrazione di massa». 

Alla riunione erano invitati i Cantoni Ginevra, Vaud e Ticino, un rappresentante della Conferenza dei Governi cantonali e alcuni esperti esterni dell’Amministrazione federale. 

Gobbi, nel suo intervento, ha riassunto la posizione del Canton Ticino sull’argomento. Il voto ticinese è stato influenzato in particolare dalle forti pressioni alle quali è attualmente confrontata l’economia cantonale e il mercato del lavoro. Il nuovo articolo costituzionale deve regolare non solo l’immigrazione, ma anche l’accesso al mercato del lavoro, "con misure concrete che tutelino la popolazione residente dalle distorsioni create dall’afflusso massiccio di frontalieri e dalla presenza incontrollata di padroncini e distaccati".

Il fatto che in Svizzera non esista un mercato del lavoro unico, ma vari sistemi regionali, ha proseguito Gobbi, richiede un approccio d’attuazione improntato il più possibile ai principi del federalismo, "che accordi un ampio margine di manovra ai Cantoni e permetta così di considerare le realtà ed esigenze delle diverse parti del Paese". Il direttore del Dipartimento delle istituzioni è ritornao poi sulle leve di natura fiscale che potrebbero contribuire a raggiungere gli obiettivi perseguiti dal nuovo articolo costituzionale. 

In particolare, l’attenzione della CIP-N è stata attirata sui negoziati in ambito fiscale ed economico in corso con l’Italia: "l’abolizione del trattamento fiscale privilegiato dei frontalieri nel loro Stato di residenza potrebbe infatti contribuire in maniera determinante a ridurre la pressione salariale oggi esercitata da questa categoria di lavoratori sul mercato del lavoro 
ticinese".

La procedura di consultazione di questo progetto, il cui concetto d'attuazione è stato approvato dal Consiglio federale il 20 giugno scorso, è attesa entro la fine dell’anno.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE