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CANTONE"Tutto il Consiglio di Stato la pensa come Bertoli?"

03.08.14 - 15:55
Interrogazione UDC dopo quanto dichiarato dal Presidente del Governo nel discorso del Primo Agosto
"Tutto il Consiglio di Stato la pensa come Bertoli?"
Interrogazione UDC dopo quanto dichiarato dal Presidente del Governo nel discorso del Primo Agosto

BELLINZONA - Tutto il Consiglio di Stato la pensa come Bertoli? Se lo chiedono i membri del Gruppo UDC in Gran Consiglio, che hanno inoltrato un'interrogazione all'attenzione del Governo cantonale.

 

Il contenuto del discorso del Presidente del Consiglio di Stato è il tema (politico) caldo del fine settimana, e di poche ore fa è la notizia dell'apertura di una pagina su Facebook colma di insulti all'indirizzo del direttore del DECS. A dare il pretesto per la nascita della pagina (già chiusa) sarebbero state proprio le parole pronunciate da Bertoli.

 

Il Gruppo UDC “stigmatizza con forza la degenerazione che ha caratterizzato certi interventi su blogs e social networks, disapprovandone assolutamente i contenuti”. Tuttavia, “ciò non può essere preso come giustificazione a posteriori per relegare nel torto tutti coloro che non hanno per nulla apprezzato i contenuti dell’allocuzione del presidente del Consiglio di Stato in occasione dei festeggiamenti di Locarno”.

 

Il discorso del 1° agosto del presidente del Consiglio di Stato, ricordano i granconsiglieri, dovrebbe rappresentare l’opinione e gli auspici di tutto il governo. “Nel discorso tenuto quest’anno a Locarno, il presidente Bertoli ha espresso, a nostro avviso, gravi critiche e giudizi nei confronti della nostra democrazia diretta che andrebbe, a suo dire, corretta. Previe “vigorose riforme” - che, guarda caso sono di stampo eminentemente socialista e alcune (per es. il salario minimo) già respinte dal popolo in votazione - il voto contro l’immigrazione di massa del 9 febbraio, espresso in Ticino da poco meno del 70% dei cittadini votanti, andrebbe rifatto”.

 

Nel suo atto parlamentare l'UDC chiede se tutto il Consiglio di Stato condivide le affermazioni di Bertoli e, in caso negativo, se ci sia la volontà di distanziarsi ufficialmente da quanto espresso. “Non ritiene il Consiglio di Stato di dover esprimere perlomeno qualche parola di scusa nei confronti del popolo - ticinese, ma anche svizzero - per il disdegno che emerge dal testo del discorso nei confronti del regime di democrazia diretta vigente in Svizzera e dell’opinione espressa da poco meno del 70% dei cittadini ticinesi votanti lo scorso 9 febbraio?”

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