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Il municipale respinge l'accusa di conflitto di interessi su decisioni che riguardano il museo delle culture
LUGANO - Puntuale come un orologio svizzero, è arrivata alla 5.23 di domenica mattina, la presa di posizione di Lorenzo Quadri in merito alla risposta del Muncipio di Lugano all'interrogazione che evidenziava un conflitto di interessi di Quadri per quanto riguarda le decisioni sul Museo delle culture.
Quadri, attraverso 9 punti, respinge le tesi esposte dal Municipio e si giustifica dicendo che il direttore del Museo delle culture, Paolo Campione, è stato citato dal Mattino della domenica in 19 articoli sull’arco di 9 anni, e che tutti gli articoli, tranne uno, sono stati scritti prima del suo arrivo al giornale.
"In nessun caso - scrive Quadri - la vertenza civile in essere può giustificare la costruzione artificiosa di un mio conflitto d’interessi, e conseguente esclusione dalle decisioni, su tutto quanto concerne il museo delle culture. Un conto potrebbero essere decisioni sulla persona del dir Campione (ad esempio aumenti di stipendio, promozioni, congedi o altro); ben altra cosa sono scelte sulla politica culturale della città – ad esempio l’avere o no, e dove, un museo delle culture e di conseguenza l’ammontare della spesa culturale – che sono di competenza di tutto il municipio".
Quadri annuncia che la risposta del Municipio verrà impugnata presso la Sezione enti locali, "come pure verrà impugnata qualsiasi eventuale decisione futura presa dal municipio che vada nella direzione di dar seguito alla decisione sul pretestuoso conflitto d’interessi".
