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CANTONEExpo 2015, è scontro tra Consiglio di Stato e Lega

03.06.14 - 10:46
Il movimento critica la scelta del Governo di elargire 1,7 milioni di franchi senza attendere il referendum
Foto Ti Press
Expo 2015, è scontro tra Consiglio di Stato e Lega
Il movimento critica la scelta del Governo di elargire 1,7 milioni di franchi senza attendere il referendum

BELLINZONA - Il Consiglio di Stato molto probabilmente stanzierà 1,7 milioni per la partecipazione ticinese a Expo 2015. Una decisione che il presidente Bertoli e i suoi quattro colleghi, compresi Gobbi e Zali, stanno portando avanti con decisione,  comunicandola ieri anche all'Ufficio presidenziale del Gran Consiglio. I soldi saranno stanziati anche senza il voto del Parlamento.

 

I motivi di contribuire con questa cifra a Expo 2015 (metà di quella prevista inizialmente) sono tutti da ricondurre al rispetto degli impegni presi con gli altri cantoni da parte del Ticino. Bertoli spiega che ci sono però due effetti negativi. Poiché infatti sul contributo cantonale a Expo 2015 c'è un referendum in corso, il rischio è che l'azione del Consiglio di Stato, seppure legale, vada a scontrarsi con la volontà popolare, in caso questa decida di non elargire i soldi. Dall'altro lato, sempre in caso di voto negativo, c'è il rischio per il Cantone di non rispettare i patti con gli altri cantoni. Oggi il Consiglio di Stato comunicherà la sua intenzione anche alla Commissione della gestione.

 

Intanto sulla vicenda, arriva l'opinione del gruppo parlamentare della Lega dei Ticinesi, guidato da Daniele Caverzasio. La Lega che ha lanciato il referendum, raccogliendo oltre 12mila firme, giudica la scelta del Consiglio di Stato come "inaccettabile". "È utile ricordare come il nostro gruppo aveva pure offerto, in sede parlamentare, una via d'uscita da gentiluomini, proponendo cioè di dimezzare il credito. Senza però ottenere alcun riscontro, con la scusa che non si poteva ridimensionare la somma. Lascia quindi sbigottiti che a fronte della riuscita della nostra raccolta firme, improvvisamente il CdS dica che il credito che prima non poteva essere ridimensionato, può ora tranquillamente venir dimezzato".

 

La Lega quindi è pronta a far rispettare l'esito del referendum, e "se i cittadini ticinesi diranno no, come speriamo, è evidente che non si sgancerà nemmeno un franco per Expo2015".

 

 

 

 

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