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CANTONESindaci a muso duro contro il Consiglio di Stato

02.12.13 - 17:43
Il Cantone escluderebbe i Comuni dalla decisioni importanti: "Rapporti difficili e spesso inesistenti o tardivi"
Foto Ti Press
Sindaci a muso duro contro il Consiglio di Stato
Il Cantone escluderebbe i Comuni dalla decisioni importanti: "Rapporti difficili e spesso inesistenti o tardivi"

MASSAGNO - Sindaci a muso duro contro i metodi del Consiglio di Stato, che sempre più prenderebbe decisioni senza considerare i Comuni. Insomma il Cantone avrebbe con i sindaci rapporti "difficili e spesso inesistenti o tardivi".

Lo spunto, ultimo in ordine di tempo, per tali accuse è l'informazione del “Piano Cantonale delle Aggregazioni” da parte del Consiglio di Stato che ai media ed agli organi di stampa è stata fatta attraverso ben due conferenze stampa, mentre ai Municipi Ticinesi ed ai loro amministratori "semplicemente via posta e/o posta elettronica, con successivo rimando a quattro serate informative, fissate con tempi di preavviso inferiori a due settimane, oltretutto in pieno periodo prenatalizio".

 

Queste modalità per i sindaci confermano una preoccupante e pericolosa tendenza. I Comuni ticinesi non sono stati minimamente coinvolti nell’allestimento di tale studio che, si può ben dire essere “… stato cucinato nelle segrete cucine interdipartimentali…Anzi i maligni arrivano addirittura a dire che i Comuni scientemente sono stati volontariamente evitati".

 

La denuncia dei sindaci quindi riguarda un tardivo coinvolgimento da parte del Consiglio di Stato e non solo per il piano delle aggregazioni ma anche per come il Consiglio di Stato ha deciso di caricare nuovi e definitivi oneri dal Cantone agli enti comunali: "una storia che ripetutamente va avanti ormai da alcuni anni, senza alcuna discussione o dibattito con chi, toccato in prima misura a tempo quasi scaduto per l’allestimento dei preventivi comunali, deve poi fare prova di reazione, ma soprattutto di improvvisazione e di equilibrismo, in funzione dei bilanci comunali così improvvisamente condizionati. E così, senza colpo ferire, anche qui senza alcun preavviso né preventiva discussione, le misure che l’anno precedente erano state dichiarate, ma soprattutto concordate, come straordinarie, diventano improvvisamente “strutturali”: termine che in politichese significa semplicemente DEFINITIVE!".

 

I Sindaci lamentano inoltre l'eccessiva mediatizzazione della politica che ben poco spazia, indaga ed affronta la quotidianità del Comune Ticinese, dei suoi amministratori e dei suoi cittadini. "I riflettori e l’interesse sono spesso altrove, laddove tematiche, magari conflittuali, e personaggi, meglio se istrionici e di facile presa, maggiormente pagano in termine di ritorno di immagine di una classe politica sempre più condizionata dalla scadenza quadriennale a cui rispondere".

 

Ma indicano anche una via d'uscita, proprio quella del Piano Cantonale delle Aggregazioni che "nel bene o nel male andrà  necessariamente a coinvolgere tutte le entità comunali, e che può essere il giusto mezzo per finalmente ri-orientare l’attenzione dell’intero Cantone, a patto, però che le condizioni di base per un costruttivo e serio dibattito siano finalmente e chiaramente poste, ma soprattutto veicolate dal Consiglio di Stato".

 

Un piano che deve recuperare la lezione di Mendrisio e Lugano con progetti che non si improvvisano, ma sono il risultato di approfondite discussioni e lunghi dibattiti, volti al dialogo, non alla contrapposizione e per le quali ci sia un consenso che nasce e cresce dal basso: "pretenderlo calato dall’alto, è cosa che appare perlomeno azzardata e rischiosa per un dibattito che, se così confermato, potrebbe rivelarsi attivato...tra sordi, con buona pace, fin dall'inizio, degli importanti obiettivi annunciati".

 

I sindaci firmatari:

Lorenzo Bassi, Sindaco di Castel San Pietro,

Mauro Bernasconi, Sindaco di Bioggio,

Andrea Bersani, Sindaco di Giubiasco,

Giovanni Bruschetti, Sindaco di Massagno,

Riccardo Calastri, Sindaco di Sementina,

Mario Canepa, Sindaco di Mezzovico

Alessandro Cedraschi, Sindaco di Origlio,

Carlo Croci, Sindaco di Mendrisio,

Jean-François Dominé, Sindaco di Biasca,

Marzio Eusebio, Sindaco di Dalpe,

Angelo Geninazzi, Sindaco di Melide,

Stefano Gilardi, Sindaco di Muralto,

Roberto Lurati, Sindaco di Canobbio,

Marco Lehner, Sindaco di Cadempino,

Carmelo Mazza, Sindaco di Lodrino,

Bruno Ongaro, Sindaco di Vezia,

Andrea Pellegrinelli, Sindaco di Capriasca,

Marco Rizza, Sindaco di Vacallo,

Sabrina Romelli, Sindaco di Collina D’oro

Paolo Ruggia, Sindaco di Pura,

Raffaele Schaerer, Sindaco di Savosa,

Corrado Solcà, Sindaco di Coldrerio,

Matteo Talleri, Sindaco di Neggio,

Emilio Taiana, Sindaco di Caslano,

Ettore Vismara, Sindaco di Paradiso,

Christian Vitta, Sindaco di Sant’Antonino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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