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CANTONEEsami "rubati" alla SPAI, "la colpa è del docente"

21.08.13 - 17:19
Il Consiglio di Stato risponde all'interrogazione del leghista Guerra, ricostruendo i fatti e attribuendo le responsabilità
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Esami "rubati" alla SPAI, "la colpa è del docente"
Il Consiglio di Stato risponde all'interrogazione del leghista Guerra, ricostruendo i fatti e attribuendo le responsabilità

TREVANO - Il Consiglio di Stato ha risposto all'interrogazione del deputato leghista Michele Guerra, che chiedeva lumi in merito al caso della "fuga di esami" dalla SPAI di Trevano. Come Tio aveva scritto il 19 giugno scorso, ignoti avevano trafugato il testo di un esame, con il risultato che la prova era stata annullata a tutti gli studenti, anche a quelli che non la vicenda non c'entravano nulla.

 

Le autorità cantonali sono state anche in grado di stabilire come sono andati i fatti: "a metà maggio, durante una lezione con una classe al quarto anno della sezione di disegno della SAMT (Scuola d'arti e mestieri, Trevano), un docente avrebbe invitato gli allievi a svolgere compiti individuali annunciando nel contempo che avrebbe lavorato sulle bozze d'esame 2013". Qui sarebbe avvenuto il "fattaccio": il docente "nella pausa avrebbe dimenticato acceso il beamer e gli studenti avrebbero individuato delle icone sullo schermo concernenti gli esami di fine tirocinio". I documenti sarebbero stati quindi copiati su un supporto USB.

 

Affermando che quanto da noi riportato a suo tempo è sostanzialmente corretto, il Consiglio di Stato aggiunge che i fatti in questione erano già a conoscenza della Divisione della formazione professionale, la quale aveva ricevuto una segnalazione dalla SPAI dopo anomalie riscontrate nella fase di correzione degli esami. All'annullamento della prova del 7 giugno ne è seguita un'altra, che si è svolta il 24 giugno senza ulteriori problemi.

 

La responsabilità dei fatti, sottolinea il Consiglio di Stato, "è sostanzialmente da ricondurre al docente che ha gestito in modo non sufficientemente rigoroso e confidenziale i documenti d'esame". L'insegnante, a partire dal prossimo anno scolastico, "non collaborerà più con il Centro professionale di Trevano".

 

Guerra conclude con un'osservazione personale: "L'intera vicenda, che alla fine ha punito sia gli studenti che il docente (quindi colpevoli e non), dovrebbe far riflettere anche a livello della direzione dell'istituto per la gestione del caso!"

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