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CANTONECaso Cassis, Del Don all'attacco del Consiglio di Stato

21.05.13 - 10:12
In un atto parlamentare il deputato UDC chiede conto di eventuali menzogne dette dal Governo nell'ambito del conflitto d'interessi del Consigliere nazionale
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Caso Cassis, Del Don all'attacco del Consiglio di Stato
In un atto parlamentare il deputato UDC chiede conto di eventuali menzogne dette dal Governo nell'ambito del conflitto d'interessi del Consigliere nazionale

BELLINZONA - Il deputato UDC Orlando Del Don nuovamente all'attacco del Consiglio di Stato per la vicenda del conflitto d'interessi di Ignazio Cassis. Lo fa con un'interrogazione parlamentare che fa la cronologia del caso, nato a febbraio quando il Gruppo UDC chiedeva chiarezza sul doppio incarico del Consigliere nazionale PLR (consigliere di amministrazione presso una clinica privata e, al contempo, presso l’EOC).

 

Nella sua risposta, il Consiglio di Stato affermava che Cassis si era dimesso dal CdA dell'ente privato al momento della nomina nei ranghi dell'Ente ospedaliero cantonale. Affermazione che fu smentita nelle settimane successive, quando emerse che Cassis era ancora in situazione di conflitto d'interessi fino all'immediatezza della sua nomina al vertice di Curafutura, la nuova associazione che raccoglie alcune casse malati.

 

"Il fatto che Cassis sia stato costretto a dimettersi la vigilia del dibattito parlamentare che preannunciava fuoco e fiamme non sgrava il CdS dalle sue responsabilità e, pertanto, la questione si mantiene viva e attuale nella sua totalità e gravità". Responsabilità che, aggiunge Del Don, rimangono anche nel caso in cui Cassis avesse a suo tempo mentito, dichiarando il falso.

 

Detto ciò siamo pertanto a chiedere a questo Consiglio di Stato di voler rispondere alle seguenti domande:

 

- Il Consiglio di Stato ha volutamente risposto in modo menzognero ad un Gran Consigliere nell’esercizio delle sue funzioni, in particolare dando risposte inveritiere all’interrogazione del 4 febbraio u.s.?

- In caso di risposta affermativa, come giustifica il CdS questa sua presa di posizione e scelta nei confronti del Legislativo?

- In caso di risposta negativa, siamo autorizzati a credere che il CdS sia stato messo in questa imbarazzante e scabrosa situazione da parte di funzionari e/o collaboratori governativi che hanno agito motu proprio?

- In questa seconda ipotesi, come intende procedere ora il CdS?

- Vi è una terza ipotesi. E cioè che il Dr. I. Cassis abbia volutamente ingannato il CdS e in tal modo abbia messo ora l’esecutivo in una imbarazzatissima situazione. Cosa risponde il CdS nel caso in cui si confermi essere questa la spiegazione della fattispecie appena ricordata?

- Come intende procedere ora il CdS nei confronti delle persone che sono state ingannate e, in particolare, nei confronti dei parlamentari che avevano inoltrato l’interrogazione e che sono stati ingannati e depistati per ben cinque lunghi mesi?

 

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