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LUGANO"Giudici sindaco", Bignasca corregge il tiro

24.02.13 - 10:30
Sul Mattino della domenica il presidente della Lega corre ai ripari e prende di mira la stampa: "I pennivendoli di regime tentano di nuovo di montare la panna"
Foto d'archivio (Tipress)
"Giudici sindaco", Bignasca corregge il tiro
Sul Mattino della domenica il presidente della Lega corre ai ripari e prende di mira la stampa: "I pennivendoli di regime tentano di nuovo di montare la panna"

LUGANO - Giuliano Bignasca è corso ai ripari e ha corretto il tiro. La prima pagina è tutta dedicata al direttore del Dipartimento del Territorio: "Il sindaco di Nano Bignasca è Marco Borradori".

La precisazione arriva all'indomani della polemica scaturitasi tra Borradori e Bignasca per una dichiarazione fatta dal presidente della Lega alla Piazza del Corriere. "Se il 14 aprile ci sarà poca differenza fra Borradori e Giudici cercherò di trovare un accordo, affinché Giudici resti sindaco per almeno un paio di anni" aveva detto Bignasca. Una dichiarazione forte che aveva fatto sgridare ieri allo scandalo il candidato per il Municipio Raoul Ghisletta e aveva fatto arrabbiare Borradori, che di questo accordo non sapeva niente.

Oggi Giuliano Bignasca nel suo editoriale minimizza e parla di "frasetta che si trasforma in notizione" e poi "Se poi si pensa di intravedere delle possibilità di seminare zizzania all'interno della Lega, i nostrani pennivendoli di regime ci vanno a nozze".

Bignasca poi rettifica: "il sottoscritto Nano Bignasca si è semplicemente limitato a dire che lui, nel caso in cui per le elezioni di sindaco di Lugano il risultato tra Borradori e Giudici risultasse particolarmente tirato - e solo in questo caso - auspicherebbe onde evitare, in una mini-legislatura di tre anni  -, inutili lacerazioni che non sono nell'interesse di nessuno ed in particolare che non sono nell'interesse dei cittadini luganesi poiché porterebbero l'Esecutivo all'immobilismo, che i due contendenti potessero trovare un accordo bonale. Tutto qui!".

Quanto sia efficace questa rettifica è tutto ancora da vedere. Certo è che la "frasetta" pronunciata dal presidente a vita della Lega non è di quelle che fanno bene alla Lega e a Marco Borradori. Anche perché Borradori si vede mancare l'appoggio dell'UDC, che preferisce Giudici ed è consapevole che con quella "frasetta" la credibilità della sua candidatura si incrina tra l'elettorato e delude i tanti leghisti che di certo vogliono vedere sullo scranno municipale più importante il loro rappresentante e non quello del PLRT.

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