Il neo consigliere federale Ignazio Cassis ha tenuto il suo primo discorso di fronte all'assemblea dei delegati del PLR
ENGELBERG - Nel suo primo discorso davanti ai delegati del PLR convenuti oggi a Engelberg (OW) in qualità di consigliere federale eletto, Ignazio Cassis ha dichiarato che il pessimismo e la paura non portano a nulla.
A pochi giorni dalla sua entrata in funzione al posto del "ministro" degli esteri dimissionario Didier Burkhalter, il Ticinese ha spezzato una lancia in favore di un maggiore ottimismo in politica.
Per l'ex capogruppo PLR alle Camere federali, l'ottimismo è un bene prezioso. «Peccato che sia più facile diffondere pessimismo e scontentezza per vincere elezioni e votazioni», ha aggiunto.
L'ottimismo, ha spiegato il futuro ministro degli esteri, deve dare alla Svizzera la forza per agire e di credere nelle proprie forze. L'ottimismo conferisce anche la forza per tollerare meglio gli insuccessi. Solo chi agisce, fa anche errori.
Tra gli argomenti per diffondere la paura Cassis ha citato la digitalizzazione. Si possono diffondere timori e dare la falsa sicurezza che il cambiamento possa essere fermato, ha detto Cassis. «Sarebbe invece molto meglio parlare di opportunità e affrontare a viso aperto il futuro, invece di nascondersi», ha sottolineato il consigliere federale eletto.
Le polemiche su Pro Tell - Durante il suo discorso, Ignazio Cassis ha ricordato anche le polemiche di cui è stato oggetto per l'adesione, nove giorni prima della sua elezione in Governo, all'associazione Pro Tell che difende una legislazione liberale sulle armi, associazione che Cassis ha lasciato da qualche giorno dopo le accuse dei media di opportunismo.
Non senza umorismo, Cassis ha affermato che i colpi alla sua persona hanno anche a che fare con la sua brillante elezione nell'esecutivo. «E credetemi - ha dichiarato tra le risa dei presenti - non c'è solo chi tira con la balestra che spara colpi reali».
Ricordando le parole del suo predecessore in Consiglio federale, il dimissionario Didier Burkhalter, secondo cui essere ministro è come avere una «seconda pelle», Cassis ha aggiunto che per sicurezza sta pensando di comperarsi anche «un giubbotto antiproiettile in più!».
Pro Tell intende lanciare un referendum contro l'eventuale inasprimento delle prescrizioni sulle armi, così come prevede il trattato di Schengen, cui la Svizzera è associata. Il Consiglio federale intende adeguarsi, tenendo però conto delle peculiarità elvetiche in materia di armi.
Cassis ha deplorato che la sua decisione di aderire a Pro Tell sia stata strumentalizzata da taluni in favore di un'uscita da Schengen. «Sostengo sia gli accordi di Schengen che una legislazione liberale sulle armi», ha dichiarato davanti ai delegati.
Dopo aver ricordato questo episodio, Cassis ha voluto rendere omaggio a Didier Burkhalter che lascerà il Dipartimento federale degli affari esteri a fine ottobre. Burkhalter ci ha mostrato la strada «con humor e responsabilità sulla scena internazionale». Ha stretto migliaia di contatti nel mondo interno «nell'interesse della Svizzera», ha aggiunto.