Il presidente del Lugano Basket e granconsigliere PLR critica il DECS e chiede lo scorporamento dello sport dal Dipartimento diretto da Bertoli
LUGANO - Sulle pagine di “Opinione Liberale”, il presidente del Lugano Basket e granconsigliere del PLR Alessandro Cedraschi critica l’operato del direttore del DECS Manuele Bertoli, reo secondo Cedraschi di non prestar abbastanza attenzione allo sport, lui che dovrebbe essere «il nostro paladino in ambito sportivo».
«A volte mi chiedo se il direttore del DECS abbia a cuore lo sviluppo delle attività sportive nel nostro Cantone o pensi che sia giusto rimanere al Medio Evo con attrezzature sportive datate anni 50 e in alcuni casi non conformi all’evoluzione dello sport in genere», si legge nel testo. «Bisogna agire, mettendoci la volontà del fare che è la prerogativa per la riuscita di ogni progetto. Adesso lo sport ha bisogno di adeguarsi ai tempi in quanto ha preso una connotazione che mira, in diverse discipline, al raggiungimento del professionismo, ed è per questo che oggi si deve dare la possibilità a futuri atleti di punta e alla popolazione in genere di continuare ad usufruire degli spazi esistenti in attesa di poter usufruire di spazi nuovi».
Per Cedraschi, la parola sport non dev’essere un riempitivo dei discorsi elettorali, ma al contrario esso «è un traino anche a livello economico tanto che si può calcolare un indotto di 80/90 milioni di franchi». Ma se si continuerâ con un politica «fantozziana», si allontaneranno i giovani da qualsiasi attività, che è «un veicolo per il benessere che comprende aggregazione, salute, svago, cultura e promovimento economico».
Il presidente del Lugano Basket e Granconsigliere PLR non si limita a criticare Bertoli, ma in conclusione propone addirittura lo scorporamento dello sport dal DECS.