Prima l'Mps, poi i Verdi, ora il Partito Socialista. Non si arresta la polemica attorno al direttore del DSS alla luce delle nuove informazioni relative all'agenzia di sicurezza
BELLINZONA - Prima l'Mps, poi i Verdi, ora il Partito Socialista. Non si arresta la polemica attorno al direttore del DSS, Paolo Beltraminelli, alla luce delle nuove informazioni e dei fatti appurati relativi allo scandalo ‘Argo 1’.
Dopo la richiesta di dimissioni avanzata dal Movimento per i socialisti e dai Verdi, il PS prende posizione ribadendo la necessità d’istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta e chiedendo al Consigliere di Stato di fare «un passo indietro per quanto riguarda la direzione della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF)».
«I fatti dimostrati e le dichiarazioni di Paolo Beltraminelli, contenute nell’intervista nell’edizione della trasmissione ‘Falò’ andata in onda giovedì 28 settembre, mostrano delle serie discrepanze rispetto alle spiegazioni fornite al Gran Consiglio lo scorso 13 marzo - sottolinea il presidente del PS Igor Righini -. Il gerente della ‘Argo 1’ non aveva fornito un’offerta di prestazioni seria e articolata che poteva motivare di scegliere quest’agenzia per assicurare il delicato mandato che le è stato affidato, protratto tacitamente nel tempo senza che sia stato pubblicato un concorso pubblico e per un ammontare totale di 3,4 milioni di franchi».
Per Righini non è ricevibile nemmeno l’argomento dell’economicità della tariffa fatturata da ‘Argo 1’, di poco superiore ai 35 franchi l’ora. «Questo importo - spiegano -, nettamente inferiore alle tariffe abituali nel campo della sicurezza, avrebbe dovuto suscitare molta più attenzione di quella dimostrata. È stato infatti appurato che, quando è stata designata, l’agenzia ‘Argo 1’ non disponeva del personale necessario per assicurare il delicato mandato affidatogli e che 8’000 ore di lavoro, per un importo di 190mila franchi, sono state pagate in contanti senza essere state dichiarate».
I 35 franchi l’ora sarebbero per i socialisti un «chiaro caso di dumping salariale», con evidenti «ripercussioni a scapito dei lavoratori», i quali non sono stati compensati mentre il fallimento di ‘Argo 1’ è già stato pronunciato.
Righini critica pure l'assenza di un'adeguata formazione per i compiti affidati all'agenzia: «Beltraminelli ha affermato in Aula che il mandato affidato all’agenzia ‘Argo 1’ non si è limitato alla sola sicurezza, ma implicava anche un lavoro di accompagnamento dei richiedenti d’asilo: un lavoro per cui ‘Argo 1’ non è stata abilitata, per il quale non disponeva di personale sufficiente e per cui i suoi dipendenti non hanno seguito la debita formazione. Lo Stato ha oggettivamente subito delle perdite sia per quanto riguarda la credibilità, i contributi sociali ed eventuali entrate fiscali mancanti a cui va sommato l’alto rischio incorso nell’affidare il delicato compito della sicurezza nei centri profughi a ‘Argo 1’».
Per il PS, insomma, non è accettabile che il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli possa ancora affermare che si sia risparmiato del denaro scegliendo ‘Argo 1’. «Dei seri quesiti rimangono aperti per quanto riguarda la Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF): il fatto che vi fosse la consapevolezza che le procedure non fossero rispettate e le versioni discordanti fornite dal Capoufficio dell’USSI (Ufficio sostegno sociale e inserimento) e dal Capodivisione. Molto preoccupante anche l’informazione diffusa dai media, la quale va imperativamente verificata, secondo la quale i controlli effettuati fossero preventivamenteannunciati. A tutto ciò va sommato il fatto che per quanto riguarda ‘Otenys-Argo 1’ è attualmente in corso un’inchiesta per un’ipotesi di frode fiscale e riciclaggio».
Il PS ribadisce la necessità e l’urgenza di una Commissione parlamentare d’inchiesta, e ritiene che il Consigliere di Stato
Paolo Beltraminelli non possa continuare a dirigere la Divisione dell’azione sociale e delle famiglie
(DASF) fintanto che l’insieme dei quesiti aperti e dei fatti accaduti riguardo al caso ‘Argo 1’ non saranno definitivamente chiariti e spiegati.