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BERNAIgnazio Cassis è il nuovo Consigliere Federale: «Io rimango lo stesso»

20.09.17 - 07:24
Il Ticino a Berna dopo 18 anni. Con l'emozione nella voce il neo Consigliere federale: «Mi vedo come un fabbro che contribuirà a unire ancora di più il nostro Paese»
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Il Ticino a Berna dopo 18 anni. Con l'emozione nella voce il neo Consigliere federale: «Mi vedo come un fabbro che contribuirà a unire ancora di più il nostro Paese»

BERNA - È Ignazio Cassis il successore del consigliere federale Didier Burkhalter. Il ticinese  porta in Consiglio federale, dopo 18 anni, la Svizzera italiana. Il liberale-radicale è stato eletto al secondo turno con 125 voti su 244 schede valide, la maggioranza assoluta era di 123 schede. Il Parlamento ha preferito un ticinese all'elezione di un terzo rappresentante romando in governo. In base alla Costituzione federale «le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate» nel Consiglio federale. Si prosegue quindi con la formula contraddistinta dalla concordanza aritmetica: 2 UDC, 2 PS, 2 PLR e 1 PPD. Tutte le quattro principali forze politiche del Paese sono rappresentate in governo. Non ce l'hanno fatta né il candidato ginevrino del PLR Pierre Maudet (62 voti al primo turno e 90 al secondo), né la vodese Isabelle Moret (28 al secondo turno, dopo i 55 ottenuti al primo). Dal primo di novembre, il governo avrà quindi quattro membri germanofoni e due francofoni e un italofono.

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Regula Rytz (Verdi): il PLR ha un problema con le donne - La presidente dei Verdi Regula Rytz ha sottolineato via twitter che il Partito liberale-radicale ha un problema con le candidature femminili. "Dal 1848, 69 uomini del PLR sono stati eletti in Consiglio federale e soltanto una donna. Solo l'UDC è più conservatrice", ha indicato la Rytz.

 

In precedenza, la consigliera nazionale Lisa Mazzone (Verdi/GE) aveva sottolineato che le donne del PLR non hanno sempre emesso un sostegno incondizionato a Isabelle Moret.

 

Dal canto suo, il capogruppo dei Verdi alle Camere federali, Balthasar Glättli, ha sottolineato che l'elezione d'Ignazio Cassis rappresenta un segno di rispetto nei confronti delle minoranze linguistiche. Glättli auspica ora che la sua politica sia contraddistinta dal rispetto verso tutte le minoranze.

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PLR, «L'importanza della differenza linguistica e culturale» - Il PLR si congratula per l'investitura del ticinese Ignazio Cassis in Consiglio federale e sostiene che con questa elezione l'Assemblea federale abbia voluto sottolineare «l'importanza della rappresentazione linguistica e culturale in governo». I liberali-radicali ringraziano anche Pierre Maudet e Isabelle Moret per le loro «eccellenti candidature».

 

Con Cassis «l'esecutivo guadagna un membro competente e di esperienza, che si impegnerà con tutte le forze per gli interessi della Svizzera», indica il Partito liberale radicale in una presa di posizione.

 

«Il neo eletto possiede competenze per questo incarico in Consiglio federale grazie al suo lavoro in Consiglio nazionale (dal 2007) e nella presidenza del gruppo parlamentare del PLR (dal 2015)», afferma il suo partito. «Le sue competenze, la sua leadership, la sua integrità e la sua collegialità hanno convinto», dichiara il PLR, ritenendosi «orgoglioso» che Cassis possa rappresentare «i valori liberali» in governo.

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Lombardi: «la Costituzione è rispettata» - Il PPD si felicita del ritorno di un ticinese in Consiglio federale. «Siamo contenti che Ignazio Cassis sia passato rapidamente con un'unità chiara. La Costituzione è rispettata», ha dichiarato al termine dell'elezione Filippo Lombardi. «Ciò è importante per l'insieme della Svizzera».

 

Il Partito popolare democratico si attende che Cassis si attenga al principio della collegialità, oltrepassi le divisioni partitiche e sia un costruttore di ponti.

 

Il PPD si rallegra che la Svizzera italofona ritrovi con il nuovo consigliere federale un rappresentante della cultura e della lingua italiana in governo. Si aspetta che Cassis si impegni per il bene della Svizzera, ha indicato il partito in un comunicato.

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Ecco gli otto consiglieri federali ticinesi - Da 18 anni - dall'uscita di scena di Flavio Cotti - il Ticino non era più rappresentato in Consiglio federale. I ticinesi che nella storia dello Stato federale hanno assunto l'alta carica sono otto:

- Stefano Franscini (PLR), 1796 da 16.11.1848 a 19.07.1857 (morto in carica);

- Giovanni Battista Pioda (PLR), 1808 da 30.07.1857 a 26.01.1864;

- Giuseppe Motta (PPD), 1871 da 14.12.1911 a 23.01.1940 (morto in carica);

- Enrico Celio (PPD), 1889 da 22.02.1940 a 23.06.1950;

- Giuseppe Lepori (PPD), 1902 da 16.12.1954 a 24.11.1959;

- Nello Celio (PLR), 1914 da 15.12.1966 a 31.12.1973;

- Flavio Cotti (PPD), 1939 da 10.12.1986 a 13.01.1999;

- Ignazio Cassis (PLR), 1961 da 20.09.2017.

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Cinque i ministri eletti al secondo turno - Cinque sono i consiglieri federali che in passato sono stati eletti al secondo turno, come oggi Ignazio Cassis. Si tratta di Adolf Ogi, che nel 1987 ottenne 132 voti; di Hans-Rudolf Merz, 127 voti nel 2003; Alain Berset, 126 voti nel 2011 e Eveline Widmer-Schlumpf, che ricevette nel 2007 125 voti, tanti quanti quelli ottenuti oggi da Cassis.

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Sei i partiti rappresentati in governo dal 1848 - Sei sono i partiti che hanno avuto finora l'onore di essere presenti in Consiglio federale. La formazione politica che ha avuto più ministri nella storia è il Partito liberale radicale (PLR), che, dalla fondazione dello Stato federale nel 1848, è stato rappresentato 70 volte (compreso Ignazio Cassis).

 

Il Partito liberale svizzero (PLS), confluito nel 2009 nel PLR, ha avuto un rappresentante in governo (con il ginevrino Gustave Ador, in carica dal 1917 al 1919).

 

Il Partito popolare democratico (PPD) ha avuto complessivamente 20 ministri. Il Partito socialista (PS) 14.

 

L'Unione democratica di centro (UDC) è stata rappresentata 12 volte in governo. Durante il loro mandato, due ministri UDC, Eveline Widmer-Schlumpf e Samuel Schmid, sono però passati al Partito borghese democratico (PBD). Quest'ultima formazione politica non ha avuto altri consiglieri federali.

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«Anche io dovrò cercarmi una sistemazione a Berna» - Rocco Catteneo: «Sono felice. È un momento storico per la lingua italiana e per la Svizzera intera. Adesso festeggiamo, bisogna saper godere del momento. Poi lasciamo lavorare Ignazio che il mestiere lo conosce». Cattaneo è il subentrante in Consiglio nazionale: «Sono molto onorato di poter subentrare a Ignazio. È un grande onore, una grande responsabilità e una grande gioia. Adesso anche io dovrò cercarmi una sistemazione a Berna».

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«Emozione a 70 anni» - Giorgio Galusero, che ha guidato il trenino dei festeggiamenti del PLR ticinese: «Non pensavo a 70 anni di potermi emozionare per la politica. È una vittoria di Caprara e per la candidatura di un solo candidato».

09:48

«Magari verremo sorpresi positivamente...» - Lorenzo Quadri: «La nostra posizione era chiara. L'abbiamo mantenuta come detto. Avevamo delle riserve, ma auguriamo al nuovo consigliere federale un buon lavoro, di tutto cuore. Speriamo mantenga le promesse fatte in campagna elettorale e nelle audizioni. Magari verremo sorpresi positivamente. Se così dovesse essere saremo felici di riconoscerlo».

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«Un uomo modesto» - Alex Farinelli: «Mi ha colpito la modestia di Cassis. Si è dimostrato una persona che si vuole mettere, umilmente, al servizio del Paese».

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Bertoli: «Un risultato arrivamo al momento giusto» - «È un giorno molto importante per il Cantone, la Svizzera italiana e per la specificità della nostra regione periferica che deve essere rappresentata come le altre regioni del Paese - commenta il presidente del Governo ticinese, Manuele Bertoli -. Anche se non ho la percezione che oggi siamo dimenticati, certamente ora saremo ancora più presenti facendo in modo che tutte le realtà siano rappresentate. Un risultato che è arrivato al momento giusto. Al terzo turno le cose potevano farsi più complicate. D'altra parte avevamo un candidato, mentre la romandia due. Questo ha certamente giocato a nostro favore».

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Cassis guadagnerà 445.000 franchi come consigliere federale - Ignazio Cassis guadagnerà circa 445.000 franchi all'anno come consigliere federale. oltre a un'indennità di spesa di 30.000 franchi l'anno. La Confederazione rimborsa inoltre le spese di telecomunicazione (rete fissa, cellulare, PC). La tassa per la radio e la televisione (canone radio-tv) è invece a carico dei consiglieri federali.

 

Ciascun membro del Consiglio federale, come pure il cancelliere della Confederazione, hanno diritto a due veicoli: uno di rappresentanza e uno di servizio. Tutti ricevono inoltre un abbonamento generale di 1a classe delle FFS e un abbonamento generale per gli impianti a fune svizzeri.

 

Da parte sua, il consigliere federale uscente Didier Burkhalter riceverà una rendita pari a metà salario, ossia circa 220'000 franchi. Questa regola vale per tutti i ministri che siedono almeno due anni in governo.

09:28

«Lo giuro» - Con la mano destra alzata, strappando un sorriso tra i presenti, Cassis ha giurato in italiano.

09:21

Cassis: «Vi ringrazio dal profondo del cuore» - «Con immensa gioia e profondo rispetto vi ringrazio per la fiducia datami eleggendomi in consiglio federale - commenta a caldo e con l'emozione nella voce il neo consigliere federale Cassis -. Dopo 18 anni di assenza la Svizzera italiana siede nuovamente nel Governo federale. Leggo la volontà di rafforzare la coesione nazionale nel rispetto della costituzione. A nome del mio Cantone e delle Valli italofone dei Grigioni desidero ringraziarvi dal profondo del cuore». 

 

«Occorre rafforzare la coesione nazionale nel rispetto della Costituzione. Mi vedo come un fabbro che contribuirà a unire ancora di più il nostro Paese. Ringrazio anche chi non mi ha votato. Il rispetto delle altre opinioni per me come liberale-democratico è molto importante. È questo il nocciolo della libertà. Ieri ho fatto una promessa a mia moglie: resterò lo stesso».

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Con 125 voti Ignazio Cassis è il nuovo Consigliere Federale. 

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Marco Romano: «È un bel distacco quello di Ignazio rispetto agli altri, sorprende in positivo che nessuno abbia votato un candidato non ufficiale. Ora bisogna capire se al secondo turno i voti dei due romandi confluiranno su uno solo o se una parte potrà già andare a Cassis per eleggerlo».

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Cassis 109 voti - Né Ignazio Cassis, né Pierre Maudet, né Isabelle Moret hanno ottenuto la maggioranza assoluta per l'elezione in Consiglio federale. Occorre quindi procedere a un nuovo turno di votazione. Ecco l'esito dello scrutinio:

 

Schede distribuite: 245

 

Schede rientrate: 245

 

Schede bianche: 3

 

Schede nulle: 0

 

Schede valide: 242

 

Maggioranza assoluta: 122

 

Hanno ottenuto voti: Ignazio Cassis 109, Pierre Maudet 62, Isabelle Moret 55, voti sparsi 16.

 

L'Assemblea federale procede a un secondo turno di votazione. Tutti candidati restano in gara

08:55

Ci siamo, a breve il risultato del primo scrutinio.

08:54

Romano: «Maudet offensivo» - «Trovo naturale che dovessi impegnarmi per la candidatura di Cassis - spiega Marco Romano, consigliere nazionale PPD, interpellato dalla RSI -. Da quando sono qui mi batto per una candidatura di un ticinese a Berna. Trovo quindi  offensivo per la Svizzera un signor Maudet che dice "io sono un ticinese". Marco Romano non dirà mai io sono "romando". Il Consiglio Federale è il Consiglio di tutto il Paese, ma questo viene pian piano dimenticato».

08:50

Ben distinguere "Maudet" da "Moret" - Prima di procedere al primo turno di votazione, il presidente dell'Assemblea federale Jürg Stahl ha invitato i parlamentari a «ben distinguere Pierre Maudet da Isabelle Moret». Affinché le schede di voto siano riconoscibili, Stahl ha invitato a precisare il nome di battesimo dei due candidati romandi del PLR.

08:47

Burkhalter ringrazia: «Si continui come prima» - «Si continui come prima e si coltivi il rispetto»: con queste parole Didier Burkhalter ha passato i testimone e ringraziato il popolo svizzero, le istituzioni e il Parlamento.

08:45

«Tre candidati capaci, validi e competenti» - Presentando i tre candidati alla successione del consigliere federale Didier Burkhalter, Beat Walti (PLR/ZH) ha affermato che Ignazio Cassis, Isabelle Moret e Pierre Maudet sono tutti capaci, validi e competenti.

 

I tre dispongono dell'esperienza politica per diventare consiglieri federali. Walti ha anche affermato che l'eletto porterà avanti la politica del PLR in seno all'esecutivo, e cioè «più posti di lavoro, una socialità finanziata in modo sicuro e la via bilaterale con l'Ue».

 

Walti si è anche rallegrato del fatto che gli altri partiti non hanno contestato il diritto del PLR ad avere un secondo seggio in governo. Il consigliere nazionale ha anche ricordato la decisione del suo partito di riservare uno dei due seggi liberali-radicali in governo alle minoranze linguistiche: «per noi è chiaro che uno dei due seggi PLR appartiene alla Svizzera latina», ha affermato.

 

In precedenza dell'Assemblea federale Jürg Stahl ha ricordato le decisioni prese nei giorni scorsi dai gruppi parlamentari: l'UDC sosterrà Cassis, i Verdi Moret e il PBD Maudet. Il PVL ha lasciato libertà di voto. PS e PPD non si sono ufficialmente espressi in favore di uno dei tre candidati.

 

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Gli scrutatori iniziano a leggere le 245 schede. Le urne sono nella sala del Consiglio federale per il primo scrutinio.

08:40

I primi membri dell'assemblea lasciano la sala dopo il primo voto.

08:25

Burkhalter si congeda, l'omaggio di Jürg Stahl - «In otto anni al governo Didier Burkhalter ha dato prova di impegno, cordialità e rispetto per le istituzioni elvetiche». È quanto ha affermato stamane davanti all'Assemblea federale il presidente Jürg Stahl (UDC/ZH), rendendo omaggio al ministro dimissionario.

 

«In Parlamento l'abbiamo sempre apprezzato per la sua capacità di dialogo con tutti i partiti e il suo talento oratorio, qualità che l'hanno molto aiutato anche di fronte alle ardue sfide della politica estera», ha aggiunto Stahl.

 

Il presidente dell'Assemblea federale ha inoltre lodato il lavoro di Didier Burkhalter quale responsabile del Dipartimento federale degli affari esteri e presidente dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).

 

Il neocastellano, ha detto Stahl, ha sviluppato una «diplomazia del cuore e della prossimità», consentendo il ritorno in primo piano della «Ginevra internazionale». «Per questo ti siamo grati Didier», ha concluso Stahl, suscitando lunghi e scroscianti applausi dell'Assemblea federale.

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Mentre Vitta, Beltraminelli e Bertoli hanno scelto la tribuna per seguire l'elezione, Norman Gobbi è nella sala dei passi perduti.

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No comment del PS - I socialisti non hanno rilasciato alcun commento al termine della seduta straordinaria del loro gruppo parlamentare che si è tenuta stamattina alle 07.00. La loro strategia per la successione di Didier Burkhalter in Consiglio federale verrà illustrata in aula davanti all'Assemblea federale.

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La delegazione ticinese ammessa alla tribunatio.ch - 20 minuti
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Palazzo federale è affollato, code all'entrata per i controlli di sicurezza. Ma la suspense si concentra nella Sala 286, il Partito socialista è riunito per discutere la strategia. Dopo il nulla di fatto di ieri sera sono gli ultimi a decidere chi sosterranno.

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Anche i supporter ticinesi sono presenti tio.ch - 20 minuti
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Entrando a palazzo Pierre Maudet ha dichiarato: «Tutto è possibile».

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La moglie di Maudet con i sostenitori del ginevrino / tio.ch - 20 minuti
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Cassis: «Sono andato a letto più tardi del previsto, ma ho dormito bene. Adesso lasciatemi andare sennò arrivo in ritardo»

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