Matteo Pronzini ha inoltrato una mozione al Consiglio di Stato sul progetto del “case manager” presso gli ospedali di Lugano e Bellinzona
BELLINZONA - «Perché l’EOC permette alle casse malati un’intromissione nella sfera di competenza del personale medico?». È la domanda che si pone Matteo Pronzini, che ha inoltrato una mozione al Consiglio di Stato.
Il deputato MPS-PC contesta l’introduzione negli ospedali di Bellinzona e Lugano di un infermiere - finanziato al 50% dell’EOC e al 50% dalle casse malati - che valuta insieme ai medici il miglior percorso per il paziente dopo le dimissioni dall'ospedale.
«Si tratta - commenta Pronzini - di una chiara ingerenza da parte delle casse malati le quali, come dimostrato in più occasioni, non hanno sicuramente a cuore né la salute dei pazienti né gli interessi della popolazione e degli ospedali dell’EOC».
La mozione chiede al Consiglio di Stato di «intervenire immediatamente per bloccare il progetto “case manager” e impedire che in futuro analoghi progetti abbiano diritto di cittadinanza all’interno dell’EOC», di «avviare una discussione politica» valutando «la possibilità di una partecipazione popolare alla gestione» del sistema ospedaliero, nonché di «iniziare il processo di sostituzione degli attuali membri del CdA con delle personalità disponibili per uno sviluppo e un rafforzamento di un sistema ospedaliero inteso come servizio pubblico di prossimità e importante».