Il PPD prende posizione sul problema e sostiene la petizione lanciata dagli Amici delle Forze di Polizia Svizzere
BELLINZONA - Facendo eco all’interrogazione presentata giovedì 20 luglio dai deputati Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini, scaturita da un grave episodio di violenza e minaccia nei confronti di alcuni funzionari dell’Ufficio esecuzione e fallimenti, il Partito Popolare Democratico si è espresso in merito al «dovere» di tutelare i funzionari pubblici nei confronti di una tendenza in preoccupante aumento ormai da qualche anno.
Il problema è noto. Le diverse iniziative presentate in questo senso ne sono la conferma. Nel 2010 la Federazione Svizzera dei funzionari di polizia (FSFP) aveva lanciato una petizione, in seguito adottata dal Consiglio nazionale, con l’obiettivo di garantire maggiore tutela ai funzionari.
Anche il Ticino si è espresso a due riprese sulla questione. Prima con una petizione online promossa dagli Amici delle Forze di Polizia Svizzere (AFPS), che ha raccolto fino ad ora 12500 firme, e in seguito attraverso un’iniziativa parlamentare depositata in Consiglio nazionale lo scorso dicembre da Marco Romano, nella quale si chiede di inasprire l’articolo 285 del Codice penale, relativo al reato di “violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari”.