La politica ticinese punta a riportare a Berna un rappresentante del nostro cantone. Ma serve il sostegno di tutti.
BERNA - Il prossimo 31 ottobre il consigliere federale Plr Didier Burkhalter lascerà la carica. E ora da più parti si parla già di un prossimo ministro ticinese. «Per il nostro cantone si apre un'opportunià molto concreta» afferma in primis il presidente del Plr ticinese, Bixio Caprara. E da Berna, a nome della deputazione ticinese alle Camere federali, la leghista Roberta Pantani dice che potrebbe essere la volta buona.
È dal 1999 che in Governo non siede più un ticinese. Ora chi potrebbe correre per quel posto? In questi giorni è stato fatto soprattutto il nome di Ignazio Cassis. Ma c'è tempo fino all'11 agosto per proporre i candidati. È comunque fondamentale che chi si metterà a disposizione sia pronto a «rappresentare gli interessi generali del cantone, non soltanto quelli del proprio partito» ci dice il presidente dell'Udc ticinese Piero Marchesi. Così in casa socialista: «I buoni candidati di qualsiasi partito vanno sostenuti» afferma il presidente Igor Righini. Per Fiorenzo Dadò, presidente del Ppd cantonale, è innanzi tutto una questione di coesione nazionale: «Un consigliere federale ticinese potrebbe portare un valore aggiunto a tutta la Svizzera». E si dice pronto a dare il proprio sostegno a chi sarà in corsa, «non solo perché ticinese ma perché ritengo che in Ticino ci siano candidati di valore».
Non dimentico della mancata elezione di Norman Gobbi, nel 2015, il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri prende invece posizione sui social: «Non si vede motivo perché l'ex partitone dovrebbe avere carta bianca nel proporre qualsiasi ticinese e pretendere poi il sostegno incondizionato della deputazione ticinese».
L'elezione del nuovo consigliere federale avverà probabilmente il prossimo 20 settembre.