Cerca e trova immobili
Una mozione è stata trasmessa al Consiglio di Stato a seguito della riduzione del contingente
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha ricevuto una mozione - i cui primi firmatari sono Sabrina Gendotti e Fabio Käppeli - per il ripristino dei contingenti per l’alunnato giudiziario. La mozione è nata sulla base di quanto discusso con l'Associazione giuristi praticanti del canton Ticino.
Con direttiva del 1. febbraio 2017, infatti, la Divisione della Giustizia ha deciso di ridurre il contingente dei posti a disposizione degli alunni giudiziari. Si tratta di una conseguenza causata dall’aumento dello stipendio degli alunni giudiziari da 1’500 a 2’000 franchi mensili lordi.
«La riduzione del contingente - indica la mozione - non può essere accettata anche perché va a discapito della qualità della formazione delle prossime generazioni di avvocati». L’aumento del contingente con inevitabile riduzione degli stipendi è definita dalla mozione «un vero e proprio ricatto».
Al Consiglio di Stato viene pertanto chiesto di fornire i dati concernenti il contingente dei posti a disposizione degli alunni giudiziari degli ultimi 5 anni e di comunicare in che misure tali contingenti sono stati sfruttati dalle autorità giudiziarie.
Maurizio Agustoni, Luca Pagani, Fabio Bacchetta-Cattori, Alex Pedrazzini, Giacomo Garzoli, Andrea Giudici, Natalia Ferrara, Amanda Rückert, Sabrina Aldi e Jacques Ducry, insieme ai primi firmatari Sabrina Gendotti e Fabio Käppeli, si rivolgono al governo ticinese affinché reintroduca i precedenti contingenti a partire dal 2018 mantenendo lo stipendio di 2’000 franchi mensili lordi per gli alunni giudiziari «e, se del caso, di regolamentare maggiormente lo svolgimento della pratica giudiziaria (durata massima del periodo di pratica per ogni praticante, il raggiungimento di determinati obbiettivi durante la pratica)».
