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CANTONECome spesso accade, c'è chi vince e chi pareggia

21.05.17 - 21:02
Diverse, ma comunque prevedibili, le reazioni dei partiti ticinesi ai risultati delle votazioni del 21 maggio
Ti Press
Come spesso accade, c'è chi vince e chi pareggia
Diverse, ma comunque prevedibili, le reazioni dei partiti ticinesi ai risultati delle votazioni del 21 maggio

LUGANO - Le reazioni dei vari partiti ticinesi sui due oggetti in votazione - la tassa sul sacco a livello cantonale e la strategia energetica a livello federale - non si sono naturalmente fatte attendere. E come spesso capita, i vincitori gongolano mentre gli sconfitti minimizzano.

Tassa sul sacco - I partiti favorevoli all’iniziativa hanno chiaramente espresso il loro apprezzamento per la scelta fatta dai cittadini ticinesi. Per il PLR «finalmente in tutto il cantone ciascuno pagherà in relazione alla quantità di rifiuti che produce, ci saranno maggiori incentivi alla raccolta differenziata e scomparirà il fenomeno del turismo del sacco». Soddisfazione anche per i Verdi, per i quali la tassa darà «un’ulteriore impulso alla riduzione e riciclaggio dei rifiuti» e per il PS, per secondo cui «la produzione di rifiuti urbani diminuirà del 30%, i costi di gestione per i comuni del 10% e verrà incentivata la raccolta differenziata».

Dalla parte dei contrari alla tassa sul sacco c'è invece parte della Lega dei Ticinesi. Su Facebook, Boris Bignasca ha ringraziato tutti i cittadini «indipendentemente da come hanno votato e tutti quelli che mi hanno dato una mano in questa difficile battaglia, che dedico al ricordo di mio papà», aggiungendo che il partito «continuerà a combattere a favore del ceto medio e dei ticinesi sempre più tartassati».

Strategia energetica 2050 - Il Partito socialista è soddisfatto pure per l’esito della votazione federale, che «permetterà una graduale transizione energetica, di uscire dal nucleare utilizzando fonti energetiche meno inquinanti, una maggiore efficienza e il conseguente risparmio di oltre 10 miliardi all’anno». Dello stesso avviso i Verdi, per i quali però «questo gratificante risultato non potrà risolvere tutti i problemi urgenti». «L'approvazione definisce un quadro chiaro per la gestione dell’energia nucleare, promuove risparmi energetici e sostiene la crescita delle energie rinnovabili», sostiene il PLR. Il PPD si è invece detto «molto soddisfatto» per l’esito delle urne sottolineando il ruolo chiave avuto da Doris Leuthard in questa votazione.

Sul fronte degli scontenti invece si è espresso l’UDC per bocca del proprio presidente Piero Marchesi, il quale dapprima ha minimizzato la sconfitta - «mi aspettavo un risultato molto più netto» - e poi ha aggiunto: «Ora bisognerà stare attenti alle promesse di Doris Leuthard e dei promotori, che parlano di un aumento dei costi di 40 franchi all’anno per economia domestica». Un importo che, secondo l’UDC, non sarebbe realistico.

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COMMENTI
 

Bär 6 anni fa su tio
i comuni che non hanno tassa base nè tassa sul sacco e che hanno votato no, per coerenza il comune compra e distribuisce i sacchi per il rüt

rezzonick 6 anni fa su tio
Eh si perché era realistica la cifra di 3000 e passa franchi (inclusiva di docce fredde) dell'udc... ormai si fa a gara a chi la spara più grossa.

Bandito976 6 anni fa su tio
E le ditte? Comprano anche loro i sacchi? I frontalieri che portano il pranzo da casa dove buttano i rifiuti?

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Le ditte nel senso di uffici si, a meno che hanno dei contratti particolari. Nel senso di rifiuti industriali gia prima dovevano occuparsi del loro smaltimento e continuerà ad essere cossi

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
ce l'hai con i frontalieri anche quando non c'entrano? ma roba da matt !
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