Sui 66 comuni che ancora ne erano privi 17 hanno votato sì, tra i 49 che già pagavano solo a Caslano ci si è pentiti
BELLINZONA - La tassa sul sacco cantonale è realtà, lo ha deciso il xx percento della popolazione ticinese. Ma spulciando i risultati della votazione si comprende che, più che lo spirito ecologico, ha pesato lo status quo. I comuni che già avevano un sistema basato sul “chi produce paga” si sono schierati all’unisono a favore della tassa, con l’unica eccezione di Caslano che, peraltro, ha un sistema basato sul peso. Bisogna sottolineare che l’introduzione delle bilance nel comune malcantonese nel 2008 non era stata indolore, in particolare a causa di qualche limite tecnologico che aveva creato non pochi grattacapi alla popolazione.
Dall’altro lato della barricata ci sono i comuni che finora avevano solo la tassa base e i due “villaggi gallici” di Lugano e Bioggio, dove lo smaltimento è coperto dalle imposte. Qui il fronte è stato meno unito, ma la tendenza è chiara: 49 comuni avrebbero voluto mantenere la situazione attuale. Per 17 invece era arrivato il momento di cambiare.