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CANTONERaccolte 6’000 firme per il referendum finanziario obbligatorio, ne mancano 4’000

08.05.17 - 06:29
Raccolte 6’000 firme per il referendum finanziario obbligatorio, ne mancano 4’000

BELLINZONA - Dopo cinque settimane, l’iniziativa popolare costituzionale per l’introduzione anche in Ticino, come in altri 18 Cantoni, del Referendum finanziario obbligatorio, ha raccolto 6’000 firme, sulle 10’000 necessarie.

«La raccolta delle firme va a rilento perché il tema è piuttosto ostico da spiegare, ma va anche detto che con 6’000 firme l’iniziativa sarebbe già riuscita in 21 Cantoni. Il vero problema è che in Ticino si chiedono troppe firme e soprattutto si concede troppo poco tempo per raccoglierle (basti dire che in sette Cantoni per la riuscita delle iniziative popolari non viene fissato alcun limite di tempo, e in sette altri Cantoni il limite varia da 12 a 18 mesi…)» si legge nel comunicato dei promotori del referendum finanziario obbligatorio.

L’iniziativa , lanciata lo scorso 28 marzo da un comitato di 36 persone capeggiato dal deputato di Area liberale Sergio Morisoli (ma di cui fanno parte anche esponenti della Lega dei ticinesi, dell’UDC, del PLR e del PPD), chiede «di sottoporre automaticamente al voto popolare spese ed investimenti importanti a carico del Cantone che superano un certo limite fissato dal Gran Consiglio, ciò nell’intento di porre un argine agli sprechi e alla crescita della spesa pubblica, con conseguente aumento di tasse e imposte».

Mancando solo tre settimane, i promotori ricordano che l’iniziativa «può essere firmata agli sportelli delle cancellerie di tutti i Comuni, nonché scaricando il formulario dal sito www.referendumfinanziario.ch, dove sarà possibile anche leggere le argomentazioni a favore dell’iniziativa. Delle bancarelle sono inoltre in funzione al mercato di Bellinzona, in piazza Dante a Lugano, al Piazzale alla Valle a Mendrisio e a Locarno (in via Ramogna o di fianco alla posta)».

 

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