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CANTONEPronzini: «I metodi intimidatori della Clinica Sant’Anna fanno scuola?»

19.04.17 - 12:08
Dopo la diffida di Argo 1 a tio.ch/20 minuti, il deputato Mps interroga il Governo: «Non sarebbe opportuno assumere le spese giudiziarie dei giornalisti confrontati con metodi intimidatori?»
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Pronzini: «I metodi intimidatori della Clinica Sant’Anna fanno scuola?»
Dopo la diffida di Argo 1 a tio.ch/20 minuti, il deputato Mps interroga il Governo: «Non sarebbe opportuno assumere le spese giudiziarie dei giornalisti confrontati con metodi intimidatori?»

BELLINZONA - Il caso Argo 1 ha generato una nuova interrogazione parlamentare, non però sul mandato o sull’operato della società di sicurezza, bensì sulla tutela della libertà di stampa. Il granconsigliere Mps Matteo Pronzini, dopo la raccomandata di diffida del legale della Argo 1 inviata a tio.ch/20 minuti, chiede al Consiglio di Stato: «I metodi intimidatori della Clinica Sant’Anna fanno scuola tra i galantuomini di questo Cantone?».

La raccomandata - Come vi abbiamo riportato ieri, il legale della Argo 1 Cesare Lepori ha intimato a tio.ch/20 minuti di non più pubblicare quelle che definisce «informazioni del tutto errate in merito all’attività della società e alla persona dell’amministratore unico». In caso contrario, ha aggiunto, «la presente fattispecie sarà immediatamente segnalata alla competente magistratura penale potendo essere ipotizzati i reati di diffamazione e infrazione alla Legge federale contro la concorrenza sleale».

Concorrenza sleale - È proprio l’utilizzo della Legge federale contro la concorrenza sleale a sorprendere il deputato, che lo definisce come «lo stesso metodo intimidatorio è stato usato, con il sostegno attivo della Procura Pubblica, dal gruppo immobiliare-sanitario Genolier/Sant.Anna verso il domenicale Il Caffè».  

Le domande - Dopo un excursus sulle normative svizzere e internazionali sulla libertà di stampa, il deputato sottopone alcune domande al Consiglio di Stato:

    • L’art. 8 cpv. 2 lett. c) della Costituzione del Cantone Ticino garantisce “la libertà d'opinione, di informazione e di stampa”. Le indicazioni qui sopra richiamate sembrano segnalare che la società Argo 1 cerchi di mettere in discussione questo diritto tramite la minaccia di una denuncia penale ad un organo di stampa. Il Consiglio di Stato, che dovrebbe essere garante dell’applicazione delle leggi (e ancor più della nostra legge fondamentale), non ritiene necessario intervenire per impedire la rimessa in discussione di questo diritto?
    • Non trova preoccupante il fatto che per la seconda volta in pochi mesi (vedi il precedente del Caffè) una società in palese difficoltà nell’opinione pubblica cerchi di mettere a tacere la stampa con metodi intimidatori?
    • Non riterrebbe opportuna una perizia giuridica indipendente che valuti i confini di applicabilità della Legge federale contro la concorrenza sleale ai media?
    • Non riterrebbe opportuno muoversi presso il legislatore federale per chiedere una modifica della Legge federale contro la concorrenza sleale a tutela degli organi di stampa?
    • Non ritiene opportuno, alfine di garantire realmente la libertà di stampa, di assumere le spese giudiziarie dei giornalisti confrontati con metodi intimidatori (concorrenza sleale)?
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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
ioni e minacce.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
oops! riscrivo: lepori difende atti criminali e minaccia gli innocenti: si potrebbe denunciarlo per intimidazioni e minacce, basta un avvocato con le palle (a zurigo ce ne sono di ottimi).

Nicklugano 7 anni fa su tio
Ma certo, anche le spese giudiziarie a carico nostro... Ed ovviamente una bella perizia giuridica (indipendente ma effettuata da un ente certamente non di orientamento leghista), tanto è gratis, o forse sbaglio ?

siska 7 anni fa su tio
Soprattutto mi fa specie il silenzio degli "innocenti" e in questa società vi é chi paga un conto salato e non paga mai un caz........

siska 7 anni fa su tio
Matteo Pronzini sei un grande, vai sempre avanti a fare interrogazioni e semmai qualcuno dall'alto ti vorrà mettere il "bavaglio" potrai continuare in altre sedi e assieme ad altri che la pensano come te a chiedere lumi su determinate situazioni che puzzano di bruciato!..anche il più scemo sente la puzza! Ma stiamo scherzando? LA LIBERTÀ DI STAMPA é E DOVRÀ CONTINUARE AD ESSERE AL SERVIZIO DELLA POPOLAZIONE E DELLA SOCIETÀ! E se determinate persone pensano di farla franca arrogandosi il diritto attraverso l'avvocato di turno, di fare tacere a destra e a manca bé potrebbero sbagliarsi di brutto. A me fa letteralmente il voltastomaco che in generale vengano tutelate le persone che comunque hanno nascosto le loro malefatte e gli onesti pagano per loro anche in denari! Avanti Tio/20min non lasciatevi deporre!
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