Quattro consiglieri comunali dei Verdi chiedono spiegazioni al Municipio su un'ordinanza datata 24 ottobre 2011: «Sei anni dopo la situazione presenta ancora criticità»
LUGANO - I quattro consiglieri comunali dei Verdi - Claudia Crivelli Barella, Tiziano Fontana, Andrea Stephani e Daniela Carrara - chiedono spiegazioni al Municipio di Mendrisio riguardo all'Ordinanza concerente la prevenzione dell'inquinamento luminoso datata 24 ottobre 2011. «A sei anni di distanza - specificano i quattro membri del legislativo - la situazione sul territorio comunale sembra però presentare ancora delle criticità».
Cos'è l'inquinamento luminoso? - L' inquinamento luminoso corrisponde alla dispersione diretta di luce artificiale al di fuori delle zone a cui essa è espressamente dedicata. Si tratta di luminosità misurabile, dispersa verso il cielo e quindi sprecata, i cui costi energetici siamo chiamati a pagare. Oltre al danno economico, l’illuminazione eccessiva e sbagliata provoca anche danni alla salute e all’ambiente.
I quattro rappresentanti dei Verdi riconoscono l'importanza dell'illuminazione notturna per la nostra società, ma essa diventa inquinamento quando si illumina troppo o male. «È difficile immaginare che sussista un reale bisogno di maggiore illuminazione per le necessità delle persone, aziende o attività ticinesi, rispetto alle città d’oltralpe. È altresì difficilmente ipotizzabile che la conformazione del territorio, la cultura o altre peculiarità nostre possano giustificare il maggiore consumo di energia elettrica per l’illuminazione. Le esperienze fatte in diverse città dimostrano che, diminuendo la dispersione superflua di luce, è possibile risparmiare oltre il 40% di energia per l’illuminazione e quindi anche operare importanti risparmi sulla bolletta dell’elettricità che viene pagata in gran parte dai contribuenti».
Implicazioni per la sicurezza - L'illuminazione eccessiva e/o mal posizionata rappresenta – paradossalmente ma comprovatamente - un rischio per la sicurezza. La luce che abbaglia il conducente di un automezzo, invece di illuminare il campo stradale e eventuali pedoni e ciclisti, causa una maggiore incidenza di incidenti stradali. Strade, piazze e parchi gioco illuminati costantemente, permettono a criminali e vandali di agire con comodità e senza farsi notare. È stato dimostrato che strade residenziali con illuminazione tramite rilevatore di movimento sono meno soggette a furti e che gli atti di vandalismo in comparti urbani sono diminuiti quando è stata spenta o ridotta l'illuminazione. Infatti la sicurezza aumenta con accorgimenti mirati come i sensori di movimento.
Implicazioni per l’ambiente - Le prime vittime dirette dell'inquinamento diretto sono innumerevoli specie animali e – anche se in minore misura – la vegetazione, soprattutto gli alberi urbani. Uccelli migratori possono perdere l’orientamento e aumentano gli schianti con edifici illuminati, la fauna urbana subisce effetti negativi sulla riproduzione e sull’equilibrio ormonale. I pipistrelli, voraci divoratori di zanzare, disertano le zone troppo illuminate. Un caso interessante è la qualità dell’acqua di fiumi e laghi. Dove le rive sono illuminate, vengono inibiti i micro-organismi che normalmente depurano l’acqua, e le acque tendono a diventare più torbide e sporche.
Implicazioni per la salute - L’inquinamento luminoso può provocare alterazioni al bioritmo degli esseri umani. Il ritmo circadiano, definito dall’alternanza del ritmo biologico tra giorno e notte, può risultare disturbato, con conseguenti incidenze maggiori di depressione, diabete, obesità̀, depressione del sistema immunitario, insonnia e miopia precoce.
Visto che l’inquinamento luminoso comporta ripercussioni economiche, ecologiche, di sicurezza stradale, culturali (perdita della cultura legata al cielo e agli astri), scientifiche (impedimento di osservazioni astronomiche), i quattro consiglieri comunali dei Verdi intendono chiedere - tramite un'interrogazione - quanto segue al Municipio di Mendrisio.
Le domande: