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CANTONE"Prima i nostri", l'UDC denuncia: «Partiti e Governo non hanno fatto nulla»

28.03.17 - 12:07
Presentato oggi l’atto parlamentare sull’applicazione dell’iniziativa per la preferenza indigena. Marchesi: «Al Parlamento il voto finale»
tipress
"Prima i nostri", l'UDC denuncia: «Partiti e Governo non hanno fatto nulla»
Presentato oggi l’atto parlamentare sull’applicazione dell’iniziativa per la preferenza indigena. Marchesi: «Al Parlamento il voto finale»

BELLINZONA - È partita puntando il dito contro i partiti ticinesi e il Governo, l'odierna conferenza stampa dell'UDC per la presentazione e l’atto parlamentare sull’applicazione dell’iniziativa costituzionale “Prima i nostri”.

L'UDC, infatti, ha voluto sottolineare l'assenza di collaborazione. «I partiti ci hanno attribuito una grande responsabilità, lasciando il compito dell’applicazione esclusivamente a nostro carico - ha criticato il presidente cantonale Piero Marchesi -. Una rarità, mai successo un caso simile, dove gli iniziativisti hanno dovuto portare le soluzioni quasi in autonomia».

Anche il Governo, in questo senso, è stato definito «assente». «Non ha contribuito minimamente a trovare delle soluzioni», ha aggiunto Marchesi. «Il tavolo di lavoro ventilato dal Consiglio di Stato il giorno della votazione non è stato attuato».

Ad ogni modo, a 6 mesi dal voto popolare e a meno di 5 mesi dall’istituzione della commissione, è stato presentato il risultato del lavoro che dovrà ora, dopo gli ultimi lavori della commissione parlamentare «Prima i Nostri», essere valutato dal Parlamento per il voto finale. «Al loro responsabilità valutare e migliorare eventualmente la nostra proposta», ha concluso il presidente cantonale UDC.

La proposta si pone come obiettivi, lo ricordiamo, quello della preferenza indigena nelle assunzioni, la lotta al dumping salariale e alla sostituzione della manodopera e, infine, l'imposizione della reciprocità.

Qui di seguito la proposta di applicazione

Preferenza indigena sul mercato del lavoro

    • È rilasciato o rinnovato alla persona che ha la nazionalità di un Paese UE/AELS un permesso di frontalieri per esercitare un’attività lucrativa dipendente (G), allorquando il datore di lavoro dimostri di non aver potuto assumere, a pari qualifiche professionali, un candidato svizzero o straniero in possesso di un permesso C, B, L.
    • È rilasciato o rinnovato alla persona che ha la nazionalità di un Paese UE/AELS un permesso di dimora temporanea per esercitare un’attività lucrativa dipendente (L), allorquando il datore di lavoro dimostri di non aver potuto assumere, a pari qualifiche professionali, un candidato svizzero o straniero in possesso di un permesso C, B.
    • È rilasciato alla persona che ha la nazionalità di un Paese UE/AELS un nuovo permesso di dimora per esercitare un’attività lucrativa dipendente (B), allorquando il datore di lavoro dimostri di non aver potuto assumere, a pari qualifiche professionali, un candidato svizzero o straniero in possesso di un permesso C, B.

Salari dignitosi

    • É rilasciato un permesso per stranieri che intendono stabilirsi in Svizzera per esercitare un'attività lucrativa dipendente, allorquando è rispettato il diritto ad un salario minimo che le assicuri un tenore di vita dignitoso, conformemente all’articolo 13 della Costituzione cantonale. Se un salario minimo non è garantito da un contratto collettivo di lavoro (d’obbligatorietà generale o con salario minimo obbligatorio), esso è stabilito dal Consiglio di Stato e corrisponde a una percentuale del salario mediano nazionale per mansione e settore economico interessati.
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