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CANTONETrasformazione del Centro di risorse didattiche e digitali

24.03.17 - 11:35
Trasformazione del Centro di risorse didattiche e digitali

Il Consiglio di Stato ha approvato negli scorsi giorni il progetto per la trasformazione in Unità amministrativa autonoma del Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD), un servizio del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport; questa modifica organizzativa ne aumenterà la flessibilità, consentendo inoltre di accedere a finanziamenti esterni e di realizzare progetti per conto di clienti esterni all’Amministrazione cantonale.

Con questa decisione, il Consiglio di Stato concretizza un intento di fondo espresso nella manovra di riequilibrio delle finanze cantonali: diffondere all’interno dell’Amministrazione nuovi modelli organizzativi, che concedano margini di manovra più ampi ad alcuni servizi dello Stato. Questo orientamento è stato condiviso anche dal Parlamento, che ha approvato la legge sulle Unità Amministrative Autonome (UAA): una modalità organizzativa che – se introdotta negli ambiti giusti e con la dovuta preparazione del personale – è in grado di generare più soddisfazione tanto per la popolazione quanto per i funzionari interessati. Questo modello aumenta inoltre la trasparenza dello Stato, grazie a indicatori finanziari – qualitativi e quantitativi – che consentono di verificare la qualità delle prestazioni e la loro evoluzione nel tempo.

Il Centro di risorse didattiche e digitali – che opera all’interno della Divisione della scuola – offre assistenza tecnologica agli istituti ticinesi, di ogni ordine e grado, nella creazione di materiali multimediali necessari all’insegnamento; nel Preventivo 2017 del Cantone, il suo budget ammonta a 2,16 milioni di franchi. Collabora inoltre con il Centro sistemi informativi (CSI) nel definire gli standard informatici e formare i dipendenti pubblici, e le sue prestazioni sono messe a disposizione degli altri Dipartimenti dell’Amministrazione cantonale. La decisione di trasformarlo in Unità amministrativa autonoma, con effetto retroattivo al 1. gennaio 2017, risponde in particolare all’esigenza di ottenere più flessibilità nell’utilizzo dei crediti a disposizione – con la possibilità di trasferirli fra i vari progetti, a seconda del loro grado di maturazione – e di pianificare meglio gli impegni a medio termine del servizio.

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