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CHIASSO«“Tutti sul Tilo!”, una parola di solidarietà»

22.03.17 - 16:53
Ruggero Pantani ci scrive spiegando cosa intendeva con la sua frase: «Avessi voluto dire quella bestialità, avrei detto “tutti sopra il Tilo”»
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«“Tutti sul Tilo!”, una parola di solidarietà»
Ruggero Pantani ci scrive spiegando cosa intendeva con la sua frase: «Avessi voluto dire quella bestialità, avrei detto “tutti sopra il Tilo”»

CHIASSO - Tutto è stato scatenato da un articolo condiviso su Facebook da Lorenzo Quadri (poi rivelatosi una bufala). Ruggero Pantani, dipendente del comune di Chiasso e fratello della consigliera nazionale leghista, ha commentato: «Tutti sul Tilo», facendo riferimento ai tragici incidenti di Chiasso.

Interrogazione - L’espressione ha scatenato non poche ire e i consiglieri comunali Antonia Boschetti e Maurizio di Lernia hanno inoltrato anche un’interrogazione, chiedendo al municipio se il dipendente è ancora «degno della stima e della fiducia richieste dalla sua funzione pubblica», come peraltro recita il regolamento comunale.

«Manco fossi Fedez» - Ora Ruggero Pantani ci scrive per rispondere ai suoi accusatori: «Vedo che basta che io muova un dito che di nuovo balzo agli onori della cronaca, manco fossi Fedez o Rovazzi». Prima di tutto ricorda il caso di alcuni anni fa, quando fu sanzionato per gli insulti rivolti ad alcuni consiglieri comunali. Poi imputa il rancore nei suoi confronti al fatto che sua sorella siede in Consiglio nazionale: «Forse il fatto che mia sorella sia Consigliere Nazionale e Vicesindaco non mi ha giovato».

«Una parola di solidarietà» - Infine Pantani contestualizza la sua frase: «Ora, colpito e impressionato dalla terribile fine di due giovani migranti fulminati perché hanno tentato di venire in Svizzera sul tetto di un treno - uno é morto, l'altro sta lottando contro la morte - spinto dall'emozione mi sono permesso di scrivere "Tutti sul Tilo!". Apriti cielo: Una parola di solidarietà, un auspicio che ciò più non accadesse, mi si è subito rivoltato contro: Interrogazioni al Municipio, subito distribuite alla stampa, lasciando intendere che io volessi dire "fulminiamoli tutti". È terribile. Avessi voluto dire quella bestialità, avrei detto "tutti sopra il Tilo" e non "sul Tilo". Io volevo solo dire che nel controllo dei migranti bisogna anche fare in modo che non rischino la vita».

Qui sotto la presa di posizione integrale di Ruggero Pantani:

Vedo che basta che io muova un dito che di nuovo balzo agli onori della cronaca, manco fossi Fedez o Rovazzi.
Per la verità fatico a farci l'abitudine: per aver scritto di consiglieri comunali, senza citarli, "appartenenti alla minoranza (o minorati)" ho avuto una gogna mediatica impressionante, provocata da un solo consigliere che si é sentito giustamente toccato, assai sproporzionata rispetto alla sanzione inflittami - e da me accettata - di Fr.100 di multa.
Ed ora ho l'etichetta - epiteto di "recidivo"!
Ma così è la vita. Forse il fatto che mia sorella sia Consigliere Nazionale e Vicesindaco non mi ha giovato ...
Ora, colpito e impressionato dalla terribile fine di due giovani migranti fulminati perché hanno tentato di venire in Svizzera sul tetto di un treno - uno é morto, l'altro sta lottando contro la morte - spinto dall'emozione mi sono permesso di scrivere "Tutti sul Tilo!".
Apriti cielo: Una parola di solidarietà, un auspicio che ciò più non accadesse, mi si è subito rivoltato contro: Interrogazioni al Municipio, subito distribuite alla stampa, lasciando intendere che io volessi dire "fulminiamoli tutti".
È terribile. Avessi voluto dire quella bestialità, avrei detto "tutti sopra il Tilo" e non "sul Tilo".
Io volevo solo dire che nel controllo dei migranti bisogna anche fare in modo che non rischino la vita.
Tutto qui.
Ma la voglia di colpire me - e trasversalmente mia sorella - vedo che ha preso il sopravvento.
È triste.
Me ne guarderò bene dal fornire a questi "onorevoli politici" ed ai grandi giornalisti che si abbeverano alle loro fonti, altri spunti per fomentare odio e colpi bassi.
La politica che ho in mente io, non è questa; ma non é affar mio.
Con tutta la mia simpatia.
Ruggero Pantani

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