Fisco ed economia al centro degli incontri romani di Paolo Beltraminelli. E su Gobbi? «Nulla»
BELLINZONA/ROMA - «La politica italiana sa bene quello che accade in Ticino». È quanto assicura il presidente del Consiglio di Stato ticinese Paolo Beltraminelli, durante il suo viaggio di rientro da una serie di incontri istituzionali a Roma. Due giorni intensi, in cui si è parlato soprattutto di fisco ed economia.
Non c’è quindi stato nessun commento in merito all’uscita di Norman Gobbi sull’assunzione di un italiano all’Ufficio della migrazione?
«È evidente che in Italia hanno seguito passo per passo quanto accaduto in Ticino, l’uscita di Gobbi è stata ricondotta a un evidente errore di comunicazione. Come già spiegato nella conferenza stampa della scorsa settimana, andava intesa in maniera differente. Della questione non è stato detto nulla, soltanto che i rapporti tra i due paesi sono ottimi».
In questi due giorni gli incontri sono stati molti…
«Fondamentalmente è la prima volta che abbiamo avuto così tanti incontri con rappresentanti politici a tutti i livelli, in cui non si è soltanto parlato dei dossier esistenti ma c’è anche stato uno scambio di vedute tra Ticino e Italia. Uno scambio in cui abbiamo portato l’esperienza di chi vive in prima persona il Ticino e le relazioni con l’Italia».
Quali sono stati i principali argomenti trattati?
«Sul fronte degli accordi fiscali, da parte della politica italiana c’è la necessità di effettuare ancora diverse verifiche. Non è mancata una certa delusione per la bocciatura della Riforma III dell’imposizione delle imprese. Da parte loro c’è inoltre stata un’apertura sull'accesso al mercato italiano per i servizi finanziari elvetici».