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Il Consigliere di Stato Norman Gobbi: «Un errore assumere un cittadino straniero dove viene rilasciato agli stranieri il diritto di risiedere e lavorare in Svizzera»
BELLINZONA - Ha sollevato un polverone l'affermazione del Consigliere di Stato Norman Gobbi che, intervistato dal Tages Anzeiger sul caso dei passaporti fasulli, si è lasciato sfuggire che «è stato un errore assumere italiano». Frase, questa, giunta a Berna e al vaglio ora dell'ambasciata italiana che sta valutando una reazione.
Per fare chiarezza, Gobbi è tornato sull'argomento abbassando leggermente il tiro: «Secondo me negli uffici cantonali devono lavorare solo cittadini svizzeri - ha cercato di precisare sulla sua pagina Facebook -. Per questo motivo all'Ufficio della migrazione - dove viene rilasciato agli stranieri il diritto di risiedere e lavorare sul suolo elvetico - fu un errore assumere nel 2009 un cittadino straniero».
Il Direttore del Dipartimento Istituzioni vuole far notare inoltre come il suo pensiero sia quello di molti altri ticinesi: «Dobbiamo garantire la sovranità dello Stato. È legittimo per un Governo assumere cittadini svizzeri, soprattutto in ambiti sensibili come quello della migrazione o nelle forze dell'ordine. Anche il Popolo lo chiede: prima i nostri».
In molti lo hanno sostenuto, ma non tutti hanno apprezzato il pensiero. Tanto che Gobbi invita alla moderazione: «Grazie a tutti per i vostri commenti. Mi fa piacere che si animi il dibattito su questo post, vi ricordo di mantenere toni appropriati nella discussione».
