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LUGANOPLR: «Sì alla Riforma III per salvaguardare posti di lavoro e stimolare l’innovazione»

24.01.17 - 12:01
PLR: «Sì alla Riforma III per salvaguardare posti di lavoro e stimolare l’innovazione»

LUGANO - Si è tenuta giovedì scorso a Lugano la serata informativa organizzata dal PLRT sulla Riforma III delle imprese. In questa occasione Christian Vitta ha sottolineato che, qualora la Riforma non dovesse essere approvata dal popolo, vi saranno, sul medio termine, delle conseguenze importanti in termini di perdita di posti di lavoro e di perdita di entrate fiscali, che sarebbero di gran lunga superiori all’impatto iniziale. «La Riforma prevede un pacchetto di misure equilibrate, che stimolano l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo e la nascita di nuove start-up. Inoltre, attraverso la riforma, il sistema fiscale viene reso più equo, creando una parità di trattamento per tutte le imprese. Adeguate misure di accompagnamento della Riforma sono state proposte a livello cantonale, per evitare squilibri nelle finanze pubbliche dei comuni e per rafforzare la politica familiare e sociale» scrive il PLR nel comunicato stampa.

La serata informativa “Conosciamo la Riforma III dell’imposizione delle imprese?”, che si è tenuta giovedì scorso a Lugano, è stata un successo secondo gli organizzatori. Un centinaio di persone ha partecipato, per comprendere cosa comporta la Riforma per il Ticino. Nel corso dell’evento, organizzato dal Distretto PLR di Lugano e dalla Sezione PLR di Lugano, Paolo Morel, consulente fiscale, ha spiegato in cosa consiste la riforma. A seguire, il Consigliere di Stato Christian Vitta ne ha illustrato i principali benefici e ha risposto alle domande del pubblico.

Ecco le ragioni che spingono il PLR a votare Sì alla Riforma III

Posti di lavoro - «In caso di mancata approvazione, solo nel Canton Ticino sono a rischio oltre 3000 posti di lavoro oltre che 180 milioni di gettito fiscale del Cantone e dei Comuni. I costi della mancata riforma sarebbero dunque ben superiori a quelli ipotetici paventati dai contrari alla Riforma» scrive ancora il PLR.

Ricerca e sviluppo - «La Riforma ci doterà di un sistema fiscale più equo, garantendo la parità di trattamento di tutte le aziende, più moderno ed efficiente, ciò che renderà il territorio più attrattivo per la localizzazione di attività ad alto valore aggiunto, e ciò grazie in particolare agli strumenti che favoriranno le attività innovative, di ricerca di sviluppo e la nascita di nuove start-up».

Consolidamento delle finanze cantonali e comunali - «Con questa riforma, Cantoni e Comuni avranno la possibilità di consolidare il proprio gettito fiscale. Per i Cantoni sono previste misure compensative della Confederazione. Per i Comuni sono invece stati studiati dei possibili strumenti di intervento, quali ad esempio la correzione del sistema perequativo intercomunale, che verranno discussi e presentati qualora la Riforma sarà accettata dal popolo».

Misure sociali per le famiglie - «Si prevede inoltre l’adozione di nuove misure in ambito sociale, che rafforzino gli strumenti esistenti per conciliare lavoro e famiglia. Queste misure avranno un costo di circa 20 milioni, che saranno finanziati dalle aziende attraverso in particolare le riserve generate dai prelievi esistenti sulla massa salariale. Questo importante risultato deriva da un accordo con l’economia privata per la creazione di un nuovo partenariato, accordo che tuttavia sarà realizzato solo in caso di entrata in vigore della Riforma III».

Infine «la Riforma III è una proposta equilibrata, che ristabilisce la parità di trattamento fiscale tra imprese multinazionali e aziende attive solo a livello locale. Votare SI permetterà al Canton Ticino di diventare un polo d’innovazione competitivo nel confronto intercantonale. Permetterà inoltre al nostro Cantone di restare attrattivo per le molte società che concorrono in modo importante alla determinazione del gettito fiscale cantonale, alla creazione di posti di lavoro e alla creazione di indotto economico».

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