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CANTONE«Sarebbe un'altra mazzata, a Lugano perderemmo sette punti di moltiplicatore di PIL»

10.01.17 - 11:43
Alla Casa del Popolo a Bellinzona esponenti della sinistra e dei sindacati mettono in guardia sulla Riforma III dell'imposizione delle aziende: «Ad essere privilegiati saranno soltanto i privilegiati»
Tio.ch/20 minuti
«Sarebbe un'altra mazzata, a Lugano perderemmo sette punti di moltiplicatore di PIL»
Alla Casa del Popolo a Bellinzona esponenti della sinistra e dei sindacati mettono in guardia sulla Riforma III dell'imposizione delle aziende: «Ad essere privilegiati saranno soltanto i privilegiati»

BELLINZONA - È stata Marina Carobbio Guscetti a presentare oggi le ragioni dell’opposizione di sinistra e dei sindacati alla Riforma III dell'imposizione delle imprese. Una conferenza stampa, tenutasi in mattinata alla Casa del Popolo a Bellinzona, a cui hanno presenziato, oltre alla Consigliera nazionale Ps, anche rappresentanti dei sindacati, il presidente del Ps, Igor Righini, Usman Baig, coordinatore dei Verdi ticinesi.

Per Marina Carobbio, la nuova legge non fa altro che riconfermare un sistema di privilegi fiscali alle aziende che andranno a nuocere sulle finanze di Cantone e Confederazione, che potranno essere «ben oltre i 3 miliardi di franchi previsti», a partire dei Comuni. «Locarno perderà 1.5 milioni di franchi». Ma non solo. Il timore è che a livello locale, ci sarà un moltiplicatore differenziato,  in cui «si potrà assistere ad un aumento per le persone fisiche e a una nuova diminuzione per le persone giuridiche».

«Questa non è altro che la continuazione della politica liberista iniziata negli anni ‘80 in Europa e negli anni ‘90 da Marina Masoni», ha dichiarato Graziano Pestoni nel suo intervento in rappresentanza dell'unione sindacale svizzera. «Con le casse vuote non ci può essere né socialità, né sostegno all'occupazione e nemmeno servizi pubblici efficienti». «Con questa riforma si andrà a privilegiare i privilegiati, ossia gli azionisti delle grandi aziende», ha concluso Pestoni.

«Una riforma che tiene conto unicamente delle aziende e non al bene di tutti», ha dichiarato Cristina Zanini Barzaghi, municipale di Lugano che ha messo in evidenza la difficoltà dei comuni, i quali si vedranno decurtati molti fondi a livello di gettito fiscali. A Lugano si stima che potranno essere oltre 10 milioni i franchi incassati dall'erario. Ciò significherebbe "un'ulteriore mazzata" per Lugano che, con l'aggregazione, ha ribaltato la struttura dei contribuenti: «Con la vecchia Lugano i contribuenti erano per due terzi persone giuridiche e un terzo erano fisiche. Con la nuova Lugano questa situazione é ribaltata. Il rischio è che con questa riforma la solidarietà venga messo in pericolo», ha aggiunto Zanini Barzaghi.

E ha poi aggiunto: «A Lugano per l'assistenza spendiamo 22 milioni di franchi. 20 milioni di franchi del fondo annunciato dal governo cantonale a favore delle famiglie sono una miseria. Gran parte dei servizi di prossimità è compito dei Comuni. E da parte cantonale non è prevista alcuna compensazione in tal senso».

La municipale fa alcuni esempi che fanno capire la portata di questa Riforma per la sua città: «La cultura a Lugano costa 12 milioni di franchi, la scuola 30 milioni. Il taglio delle tasse alle persone giuridiche è corrispondente a 7 punti di moltiplicatore».

«Basta a questa politica dei tagli», ha commentato Igor Righini, che ha sottolineato quanto questa politica faccia parte di una strategia per diminuire la capacità dello stato di essere efficace nella sua azione di ridistribuzione della ricchezza».

«Non esiste legame diretto tra aliquota fiscale e competitività», ha aggiunto dal canto suo Usan Baig, co-ordinatore dei Verdi .  «È la più ingiusta riforma fiscale degli ultimi anni», ha commentato infine Vincenzo Cicero, rappresentante di Unia, ricordando le conseguenze della politica degli sgravi e dei privilegi fiscali in Ticino, portando l'esempio del settore della Fashion Valley,  che «ha contribuito a portare una cultura del lavoro caratterizzata dalla precarietà».

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COMMENTI
 

F.Netri 7 anni fa su tio
Se non si è pezzenti o mentecatti, non si da neanche retta a questi esponenti della sinistra.

vulpus 7 anni fa su tio
La sinistra e i sindacati sbroccano nuovamente su questa faccenda. Ci si riempie la bocca di frasi fatti, si ingenerano paure nei cittadini e si insinuano perdite milionarie di imposte e tasse. In primis se questa è la paura , è ora di imparare a spendere il necessario e il disponibile. In seconda battuta, prima di fare affermazioni chedenotano unicamente voilontà nel voler penalizzare chi crea lavoro e richhezza in Ticino, facciamo una bella lista di quante aziende in Ticino potrebbero bellamente andarsene e quantificare la perdita non solo delle imposte e tasse che pagano, ma anche dell'economia secondaria che creano, versando salari a tanti collaboratori. E se anche impiegano un frontalierato,con un tipo di attività che da noi non è praticata, non c'è da scandalizzarsi oltre: anche questi pagano fior di imposte alla fonte( altra entrata succulenta che i nostri bravi politici , con le loro iniziative estemporanee hanno portato a danneggiare).

shooter01 7 anni fa su tio
parlate di quelle aziende che hanno approfittato della libera circolazione da voi tanto caldeggiata ?

Veritas 7 anni fa su tio
Eppure sempre su tio è riportato che snapchat, dopo mcdonald's creerà un grossa sede nel regno unito, che è diventato molto competitivo a livello di tassazione. Io sono i primo a difendere le necessità di una socialità che funziona bene, ma è ridicolo credere che il PS abbia in mente questo quando dice di voler combattere la riforma. II partito socialista non mira a contributi sociali più grandi, ma ad un ingrandimento dello stato. Dire no a questa riforma significa ritrovarsi con più impiegati statali e cantonali sulle spalle non a ricevere più aiuti sociali e basta guardare al di la del confine per campire a cosa porta uno stato eccessivamente grande

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a Veritas
...oppure guardare a nord e seguire l'esempio delle grandi social-democrazie scandinave

GI 7 anni fa su tio
Come se gran parte delle imposte non fosse pagata da privilegiati....per fortuna che ne abbiamo.....e non pochi !

Bacaude 7 anni fa su tio
Risposta a GI
Questo è un pò un luogo comune che ben si guardano dallo smentire. Ci sono persone giuridiche che pagano le imposte di 2-3 nuclei famigliari medio borghesi, avendo però un reddito di 10-12 volte tanto. Qualunque capriccio (anche il più assurdo e casuale) lo fanno finire come spesa aziendale e quindi le sottraggono dall'utile tassabile... Se in questo settore specific (deduzioni per aziende) si facessero controlli seri e a tappeto salterebbero fuori ii soldi per la socialità e per la riforma delle imprese. Questo non succederà però, perchè chi dovrebbe occuparsene è legato a doppio filo con chi dovrebbe pagare.

volavola 7 anni fa su tio
I politici che servono l'economia, contribuendo alla sempre peggior distribuzione della ricchezza, dovrebbero vergognarsi !!! ...forse i soldi fanno dimenticare velocemente il proprio ruolo e le proprie responsabilità. ...ma a quelli come me continuate a fare pena; siete voi i veri poveri.

Bacaude 7 anni fa su tio
Era inevitabile. Si è arrivati al paradosso dei cittadini che sostengono la fiscalità delle imprese. Quali e quanti benefici reali poi questi portion ai suddetti è tutto da dimostrare. Io conosco impresari che fanno vite milionarie (accollando tutto alla ditta come spese aziendali) e pagano poco di tasse (poichè il loro reddito di persone fisiche è ovviamente artificialmente moderato). C'è stata una vera e propria deriva del meccanismo che ha depauperato gradatamente la socialità e ha mangiato risorse per i residenti. Temo però che le persone, imboccate dai soliti soggetti ipocriti, si concentreranno soprattutto sulla naturalizzazione agevolata. Eh, caspita, quelli sì che son problemi!

navy 7 anni fa su tio
La Riforma III delle imprese è SEMPLICEMENTE VERGOGNOSA! Con la scusa di non perdere attrattività intercantonale ed internazionale quelli che, già oggi, danno lavoro prevalentemente a non residenti stanno trombando alla grande le persone che, in questo paese, non cercano solo di lavorare ma semplicemente di VIVERE. I vari economisti da strapazzo che abbiamo in questo cantone sono, in gran parte, dei falsoni ed hanno interessi personali che nulla hanno a che vedere con responsabilità sociale e/o coesione federale.

patrick28 7 anni fa su tio
Mi dispiace ma questa volta PS hai torto. È una riforma molto importante per la competitività del Ticino e della Svizzera intera. Non sputiamo nel piatto in cui striamo mangiando.

volavola 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
credo che quello che ha torto sei tu...

Danny50 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Per una volta siamo d'accordo. Purtroppo a forza di sbragare con UE e Ocse ora siamo obbligatia questo passo.

mats13 7 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Tu ti accontenti di un pugno di lenticchie pur di avere sul territorio imprese che generano utili milionari a scapito dei salari e della disparità di trattamento rispetto al cittadino contribuente.

Bär 7 anni fa su tio
E IO PAGO! E IO PAGO! Ma si tanto i milioni gli recuperiamo dai cittadini con aumenti o invenzione di nuove tasse,,, tagli da una parte, cuci dall'altra. Facile governare così
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