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CANTONECannabis e salute: «Stiamo fermi a guardare?»

26.10.16 - 14:20
Scatta l'interrogazione: condizioni di salute, alti livelli di contaminazione e una politica «contraddittoria» nel mirino di Fabio Käppeli
TiPress
Cannabis e salute: «Stiamo fermi a guardare?»
Scatta l'interrogazione: condizioni di salute, alti livelli di contaminazione e una politica «contraddittoria» nel mirino di Fabio Käppeli

BELLINZONA - Il sentore comune è che la «guerra alla droga abbia fallito» afferma il deputato Fabio Käppeli, spiegando come il proibizionismo nei confronti del consumo di cannabis abbia in realtà «contribuito ad esacerbare i problemi di salute» di chi ne fa uso.

Un presupposto che, sommato a fattori quali il crescente livello di contaminazione delle sostanze consumate, l'aumento del tenore di THC (passato da un valore medio del 6-8% di un ventennio fa ai picchi del 35% di riscontrati oggi in alcuni campioni, ndr.) e, non da ultimo, la presenza di una «politica contradditoria e poco coerente» in materia, ha spinto il deputato PLR, affiancato da ben 33 cofirmatari, a presentare al Consiglio di Stato una corposa interrogazione.

Cifre alla mano - Käppeli chiede in primis di stilare un bilancio numerico, per stabilire «quanti consumatori di cannabis» vi siano in Ticino, suddivisi secondo fascia d'età e tipologia di consumo, sollecitando il problema della crescente contaminazione e puntando i riflettori sugli interventi, presenti e futuri, che il Consiglio di Stato intende attuare per contrastare il problema.

Un programma cantonale - La proposta del deputato PLR è quella di costituire un «programma cantonale d'azione», simile a quanto già fatto nei confronti dell'alcol e del tabagismo. Inoltre, Käppeli chiede quali siano le motivazioni che hanno portato il Governo a rifiutare l'introduzione del drug checking, che sottolinea essere uno «strumento efficace per proteggere i giovani».

Oltre il Ticino - Volgendo lo sguardo oltre i confini ticinesi, il deputato cita infine l'esempio di altre realtà cantonali quali Berna e Ginevra, invitando il CdS ad esprimere la propria posizione in merito e chiedendo se esso non ritenga che la regolamentazione del mercato della cannabis possa tradursi in «un'opportunità per generare posti di lavoro per i residenti e un importante indotto per l'erario e le assicurazioni sociali».

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COMMENTI
 

sedelin 7 anni fa su tio
é dagli anni sessanta che si chiede la REGOLAMENTAZIONE, son passati quasi 50 anni (!) ed é finalmente ora che i politici affrontino questo tema:

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
non lo affronteranno...e se lo faranno avrà sicuramente esiti negativi grazie agli ipocriti puritani tiCinesi con Legnosità mentale. (le maiuscole non sono un errore =)

Tedesco 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
se lo affronta il Peruginis andiamo bene !! hahaci sarebbero posti di lavoro in più e il turismo crescerebbe in modo esponenziale!!controllare e tassare la cannabis come fanno in america!!c'è la cannabis è stata penalizzata per motivi lucrativi per dei politici (Dupont e altri) e non per tutelare la popolazione!!hanno penalizzato la canapa chiamandola "Marijuana" e insinuando che facendone uso la gente impazzisce.e da allora è iniziata la vita della plastica e all'inquinamento globale con guerre per scavare all'estero visto che in Texas stavano finendo le risorse del perltroilio.

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a Tedesco
il topo non c'entra, se i politici saranno costretti ad affrontare il tema da un'iniziativa e i risultati saranno pro-regolamentazione...anche il topo dovrà soccombere ih ih ih ;-)

zioattila 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
concordo
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