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BELLINZONA - Le Acli del Ticino accolgono con estrema soddisfazione l'annuncio da parte del Consiglio di Stato di modificare la propria prassi in merito all'allontanamento, per motivi economici, di genitori stranieri di figli minorenni di nazionalità svizzera.
«Questa decisione – di cui viene apprezzato lo spirito umanitario che riconosce la centralità della famiglia nella nostra società – risulta in primo luogo necessaria per permettere alle famiglie dei già 5 bambini svizzeri a cui sono stati espulsi la mamma o il papà di potersi ricomporre, e in secondo luogo di ancorare la compatibilità di eventuali future procedure di allontanamento ai principi inderogabili di unità della famiglia di cui le ACLI sono da sempre portatrici» hanno dichiarato le ACLI attraverso un comunicato stampa.
A parere delle ACLI, le mere ragioni economiche, ovvero la dipendenza dall'aiuto sociale, non costituiscono una motivazione sufficiente per privare i figli della relazione affettiva di un genitore che assolvere i propri doveri.
