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CANTONE Verdi: «Un'occasione persa»

25.09.16 - 18:50
Verdi: «Un'occasione persa»

I Verdi del Ticino non possono che essere delusi dal risultato scaturito delle urne. A livello federale, l'unica consolazione per il partito è il buon risultato di AVS plus e di Basta al dumping salariale, due iniziative che sono riuscite a convincere al di là dei partiti che le sostenevano.

«Da domani le Camere federali riprenderanno l'esame della riforma Previdenza 2020 e visto il risultato odierno - scrivono i Verdi in un comunicato stampa odierno - c'è il timore che le pensioni vengano smantellate e che l'età di pensionamento venga automaticamente alzata. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale si è opposta a un aumento di 70 franchi delle rendite e all'idea di portare al 155% (oggi 150%) il tetto massimo della rendita AVS per i coniugi per compensare la riduzione dal 6,8% al 6%, il cosiddetto "tasso di conversione", che si tradurrebbe in un calo delle rendite del 12%. La commissione ha pure proposto un aumento dell'età pensionabile a 67 qualora il Fondo AVS dovesse scendere sotto il livello delle uscite annuali».

Per quanto concerne l'iniziativa UDC "Prima i nostri", gli ecologisti sono preoccupati delle conseguenze: «Per tutta la durata della campagna sia i promotori di Prima i nostri sia quelli del controprogetto hanno assicurato di voler favorire la manodopera residente e i salari dignitosi. Tutti siamo consapevoli che in realtà la situazione per i disoccupati non cambierà, anzi forse vi sarà un alibi in più che darà man forte all'imprenditoria strozzina».

I Verdi del Ticino vogliono ora segnali concreti: «Adesso i promotori di questa iniziativa dimostrino che quanto ci hanno raccontato non sono solo vaghe promesse. L'obbligo di notifica proposto dalla nostra coordinatrice Michela Delcò Petralli già nel 2011 è considerato da tutti il primo passo per favorire i residenti ed è provvisto anche nel sistema bottom-up del Prof. Ambühl. Inspiegabilmente questa proposta è stata bocciata già una volta dal Gran Consiglio proprio dai sostenitori di Prima i nostri e del controprogetto. Un'altra iniziativa su questo tema sarà tra breve esaminata dalla Commissione della gestione e sarà la cartina di tornasole per sapere quanto erano attendibili le promesse fatte in campagna. Inoltre da oltre un anno e mezzo sono in attesa un'iniziativa e una mozione che chiedono di introdurre il sistema della preferenza ai residenti sul modello ginevrino. Questo prevede che tutti gli enti statali e parastatali, ma anche aziende, associazioni e altre attività che ricevono sussidi o aiuti dal Cantone siano obbligate a segnalare i posti vacanti agli URC, a ricevere a colloquio cinque candidati presentati dagli URC e a motivare il loro rifiuto se decidono di assumere qualcun altro».

I Verdi del Ticino concludono con una gioia a livello comunale: «Ci rallegriamo per la vittoria dei Verdi di Mendrisio che ha portato alla bocciatura del progetto della nuova Piazza del Ponte e quindi al mantenimento del centro storico del magnifico Borgo».

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