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BELLINZONA«Diritto allo studio: una possibilità uguale per tutti»

18.09.16 - 19:47
«Diritto allo studio: una possibilità uguale per tutti»

BELLINZONA - Generazione Giovani ha deciso di non sostenere la modifica della Legge sulle borse di studio prevista all’ordine del giorno della seduta di lunedì 19.09.2016 del Gran Consiglio ticinese.

La proposta, che sarà vagliata dal Gran Consiglio domani, chiede che 1/3 della Borsa di studio elargita durante il Bachelor venga restituita allo Stato una volta terminato il percorso formativo. Questo procedimento avviene già per quanto riguarda le borse di studio emesse per il percorso di Master.

La modifica di legge proposta dalla Commissione della Gestione «comporterà, nei fatti, una riduzione dell’importo massimo realmente elargito. L’ammontare passerà da 16'000.- CHF a circa 10'666.- CHF (1/3 di 16'000 dovrà essere restituito)» si legge nel comunicato stampa.

«Questo cambiamento causerebbe a una netta riduzione delle borse di studio e porterebbe il massimo elargibile ad un importo addirittura inferiore rispetto al massimo concesso fino al 2011 (13'000.-).  L’approvazione della modifica di legge sarebbe un cambio di linea da parte del Gran Consiglio che soltanto 5 anni fa, nel 2011, approvò l’accordo intercantonale sulle borse di studio portando il massimo elargibile a 16'000.- . All’epoca fu considerato che il fabbisogno minimo per studente oscillava tra 15'000.- e 18'000.-. Quello che fu un chiaro segnale in favore dell’istruzione e delle fasce più deboli della popolazione rischia di scomparire con questa nuova proposta che nei fatti è una riduzione della borsa di studio. Prendendo come esempio il caso estremo (borsa annuale di 16’000 a fondo perso) uno studente si troverebbe alla fine del suo percorso di Bachelor con un debito di 16’000.- al quale va aggiunto l’eventuale debito maturato durante il Master, che ammonterebbe a circa 10’666.- del master. Per le fasce più deboli della popolazione significherebbe dunque avere un debito di circa 26’000.- al termine del ciclo di studi universitari. Avere un debito di questa portata compromette le possibilità di progettare una famiglia e una stabilità nei primi anni lavorativi, a questo va aggiunta inoltre l’instabilità del panorama lavorativo ticinese che già limita di per sé la pianificazione futura nei primi anni di lavoro».

Per questo motivo Generazione Giovani ha deciso di non appoggiare la modifica e i suoi rappresentanti in Gran Consiglio non voteranno a favore di questa misura.

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