La Gioventù Comunista, benché ritenga positiva l'iniziativa, ritiene ci siano altre priorità e attacca i promotori: «Anziani e studenti ticinesi dovrebbero disporre dei mezzi pubblici gratuiti»
BELLINZONA - Il Ticino Ticket è dunque realtà. Il progetto portato avanti dal Dipartimento delle Finanze e dell’Economia (DFE) in collaborazione con il Dipartimento del Territorio (DT) che prevede, a partire dal 2017, di offrire ai turisti che pernottano in Ticino un titolo di trasporto gratuito è piaciuto a molti. Ma non a tutti.
E gli studenti ed anziani ticinesi? - L'idea ha infatti lasciato l'amaro in bocca alla Gioventù Comunista che da tempo richiedeva un trasporto pubblico gratuito per i giovani in formazione e per gli anziani. «Per quanto di principio possiamo ritenere positiva tale iniziativa, non possiamo che denunciare la sfrontatezza dei suoi promotori. Sono anni infatti che il nostro movimento punta a rendere i trasporti pubblici gratuiti per i giovani in formazione e per gli anziani che percepiscono la complementare, allo scopo di promuovere una visione di mobilità sostenibile e di sgravare i costi, sempre maggiori, che ogni anno molte famiglie devono affrontare solo per permettere ai figli di raggiungere le loro scuole rispettivamente posti di apprendistato, in un contesto economico precario e subendo un servizio, che fra ritardi e sovraffolamento sta pure peggiorando».
«Cornuti e mazziati» - Ma le proposte dei giovani comunisti non hanno mai fatto breccia a Palazzo delle Orsoline. «Sono state archiviate nel corso degli anni come populiste da sinistra e “troppo interventiste” da destra». Secondo i comunisti, il Consiglio di Stato dovrebbe pensare meno ai turisti e più ai ticinesi. «Il governo ticinese, continuando a dimenticarsi di chi nella nostra realtà ci vive 365 giorni all’anno, offre vantaggi ai soli turisti. Vantaggi che in larga parte sanno in tal modo garantiti proprio dalle già ben raschiate tasche della collettività. Per non perdere l’abitudine: cornuti e mazziati».