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CANTONEInquinamento: «Bene le misure d’emergenza, ma bisogna coinvolgere l’Italia»

31.08.16 - 17:14
Il PS chiede al Consiglio di Stato di farsi parte attiva presso la Confederazione per sottoscrivere accordi con l'Italia simili a quelli già in vigore con Austria, Francia e Germania
tipress
Inquinamento: «Bene le misure d’emergenza, ma bisogna coinvolgere l’Italia»
Il PS chiede al Consiglio di Stato di farsi parte attiva presso la Confederazione per sottoscrivere accordi con l'Italia simili a quelli già in vigore con Austria, Francia e Germania

BELLINZONA - Le misure d’emergenza previste dal Governo per risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria nel Sottoceneri riscuotono l'approvazione dei Socialisti. «Tuttavia - sottolinea il PS in una nota giunta in serata - non possono essere risolutive se non sono accompagnate da una riduzione del traffico privato, da un rafforzamento del trasporto pubblico e soprattutto da collaborazioni con l’Italia che abbiano lo stesso scopo: migliorare le condizioni ambientali».

La qualità dell’aria nel Sottoceneri è fra le peggiori in Svizzera. E se il progresso tecnologico dei veicoli aiuta, questo, come sottolinea il PS, non basta. «E il prezzo lo pagano le persone, come dimostrano gli studi scientifici. I danni alla salute, acuti e a lungo termine, si riflettono non solo sulle vite delle persone (e già questo basterebbe), ma causano anche costi ingenti per la collettività sotto forma di spese sanitarie e di perdita di produttività».

Da qui l'invito allo Stato a intervenire: «Anzitutto ponendo dei limiti e poi facendoli rispettare. La soglia massima per le PMI dovrebbe essere superata per legge non più di una volta all’anno, ma di fatto nel 2015 è stata superata per ben 61 volte. Sorge spontanea la domanda: ha senso porre dei limiti, se poi non si agisce per imporne il rispetto?».

Per il PS, inoltre, le misure previste dal Decreto esecutivo del 2007 «sono applicate troppo di rado e comunque sono poco efficaci. Perciò accogliamo con favore le modifiche apportate dal Governo, che impongono misure d’urgenza più stringenti, coerenti con quelle stabilite dalla Conferenza dei ministri dell’ambiente e applicate in tutti i Cantoni. Misure che però rimarranno un cerotto provvisorio, utile ma non risolutivo, se non verrà curata la ferita. Chiediamo perciò al Consiglio di Stato di farsi parte attiva presso la Confederazione affinché con l’Italia si sottoscrivano accordi simili a quelli già in vigore con l’Austria, la Francia e la Germania, per favorire il trasporto sostenibile di merci e persone. Perché l’inquinamento è un problema dell’intero continente e perciò le soluzioni non possono conoscere confini».

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