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CANTONESISA: «Classe politica ipocrita, non indeboliamo la scuola»

18.08.16 - 10:13
SISA: «Classe politica ipocrita, non indeboliamo la scuola»

BELLINZONA - Al pacchetto di risparmio di 180 milioni proposto dal governo, che per il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) costituirà un duro colpo per gli studenti, potrebbe aggiungersi un ulteriore «mazzata» per questi ultimi. Secondo il SISA, infatti, oltre alla soppressione dei corsi facoltativi nei licei potrebbe venir introdotto l'obbligo di restituire un terzo di ogni borsa di studio elargita per un bachelor universitario.

Portavoce della sopracitata proposta è il deputato liberale Alex Farinelli che ha dichiarato ieri a La Regione che «occorre responsabilizzare chi riceve un aiuto pubblico».

«Peccato - sottolinea il SISA - che quando si parli di responsabilità debbano sempre essere i più poveri a rimetterci, mentre ai ricchi e alle imprese non viene mai chiesto di partecipare ai costi del nostro stato sociale, anzi in questo momento sono proprio Farinelli, Vitta & Co a richiedere nuovi sgravi fiscali per questi gruppi sociali privilegiati».

Il SISA si dice sbalordito da quella che definisce «ipocrisia della classe politica ticinese che in campagna elettorale promette di rafforzare la formazione, ma che ad elezioni concluse non fa che promuovere misure di risparmio che indeboliscono la scuola e il diritto allo studio».

Secondo il SISA il numero di persone cui viene concessa una borsa di studio è in continuo calo e quelle poche che riescono ad ottenerne una e a conseguire un diploma universitario, hanno sempre più difficoltà a trovare un impiego al termine degli studi. Da qui la domanda al deputato liberale: «Secondo lei, in un contesto del genere, come può riuscire uno studente a risarcire un debito con lo Stato di 10-15’000 franchi e a condurre comunque un'esistenza dignitosa? Non le pare che così si vada a mettere una pesantissima ipoteca sul futuro dei giovani di questo Cantone?».

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