Boris Bignasca e Massimiliano Robbiani tornano sul tema dei presunti abusi con esplicite domande al Governo
BELLINZONA - Dopo la proposta di revocare l'assistenza ai permessi B, Boris Bignasca e il collega granconsigliere Massimiliano Robbiani tornano sul tema ponendo esplicite domande al Consiglio di Stato.
«Ricordiamo che il permesso B viene rilasciato alla persona – spesso di nazionalità di un Paese UE/AELS - che intende stabilirsi in Svizzera per esercitare un’attività lucrativa (dipendente o indipendente) o per soggiornare senza esercitare un’attività lucrativa (redditiero, pensionato, ecc.) - scrivono i due granconsiglieri -. È dunque evidente che la persona con il permesso B dovrebbe mantenersi autonomamente senza gravare sullo Stato sociale federale e cantonale».
Tuttavia, quella che i due leghisti definiscono una «esplosione delle richieste e degli abusi da parte dei permessi B», porta ai seguenti interrogativi: