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CANTONETipografie e soldi pubblici, un matrimonio a metà

14.07.16 - 07:50
Il direttore di viscom, Stefano Gazzaniga, si dice «soddisfatto del DFE, ma il DECS poteva fare di più»
Tipografie e soldi pubblici, un matrimonio a metà
Il direttore di viscom, Stefano Gazzaniga, si dice «soddisfatto del DFE, ma il DECS poteva fare di più»

BELLINZONA - Quello fra soldi pubblici e industria grafica in Ticino è un matrimonio che purtroppo sembra funzionare solamente a metà, come confermato dall'esito incompleto delle trattative intavolate fra l'associazione di categoria e il Cantone.

Secondo le parole del direttore di viscom Stefano Gazzaniga, riferite dalla Regione, il «bicchiere è pieno solo a metà». Se da una parte infatti vi è grande soddisfazione nei confronti dell'atteggiamento del Dipartimento finanze ed economia, che ha accettato tutte le rivendicazioni dell'associazione, altrettanto non si può dire per quanto riguarda il «fronte cultura». Dal dipartimento diretto da Bertoli «si è ottenuto troppo poco» sottolinea Gazzaniga.

Un'insoddisfazione determinata in modo particolare da due fattori: la scelta di non invitare chi gode di finanziamenti pubblici a rivolgersi a aziende che hanno sottoscritto un Contratto collettivo di lavoro e l'eccesso di libertà concesso a alcuni enti esterni di varcare liberamente il confine per stampare a migliori condizioni.

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