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Al suo posto potrebbero essere scelte figure «tecniche» specializzate in aspetti finanziari
LUGANO - Chi sarà nel Consiglio direttivo dell'ente autonomo che gestirà il LAC? Alla domanda si dovrà discutere in sede di consiglio comunale, forse già lunedì.
Ma la questione potrebbe scivolare per trovare prima un accordo con i partiti ed evitare lo scontro politico-mediatico tale da arrivare persino a demotivare chi si è messo a disposizione per amministrare il centro culturale.
Stando al CdT, tra l'altro, una spaccatura esiste già e riguarda Giovanna Masoni Brenni. Da parte dell'Esecutivo, infatti, sarebbero emerse perplessità sulla sua eventuale nomina.
Considerato infatti che delle 5 poltrone 3 sono già assegnate per statuto (una al municipale responsabile della cultura, Roberto Badaracco, una al capo delle finanze, Michele Foletti, e una al direttore del Dicastero cultura, Lorenzo Sganzini), per le rimanenti pare si voglia puntare su figure «tecniche», specializzate, cioé, in aspetti finanziari.
E se pare che siano state già avanzate proposte in tal senso (un manager che ha lavorato per il KKL di Lucerna), nella seduta odierna l'Esecutivo decidere per il «quintetto» definitivo, o per rimandare la questione e organizzare un incontro con i partiti.
Chiaro sembra essere il fatto che l'assenza di Masoni Brenni porterebbe a una forte opposizione del gruppo PLR vista, anche, la nota congiunta inviata ieri nella quale la Sezione e il gruppo hanno ribadito il loro «pieno e incondizionato sostegno alla nomina» della ex vicesindaca.
Resta una soluzione alternativa. Lo statuto dell'ente autonomo prevede che i cinque membri eletti nel direttivo possano «cooptarne» altri, fino a un massimo di quattro. I posti insomma, quasi raddoppiano.
