Direttore del DSS Beltraminelli preoccupato per il “no” alla legge sull'EOC
BELLINZONA - «Resto molto preoccupato per il rischio che sempre più pazienti ticinesi decidano di farsi curare nel resto della Svizzera, come sta già succedendo in Vallese». È quanto ci dice il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, a seguito del “no“ alla modifica della legge sull’Ente ospedaliero cantonale (EOC) scaturito oggi dalle urne. Cosa si prospetta dunque per il futuro della sanità ticinese? «Bisognerà ora capire con calma le conseguenze per le collaborazioni già in atto (si pensa a quelle con il Cardiocentro e la Clinica Hildebrand, ndr)». Per quanto riguarda quelle future? «Quella prevista a Lugano con il Sant’Anna non vedrà la luce» afferma ancora Beltraminelli. E aggiunge: «È dunque fallito il tentativo di diminuire i doppioni: in Ticino continueremo ad avere sei maternità».
Ma se da una parte c’è la delusione, il consigliere di Stato si rallegra per la bocciatura dell’iniziativa popolare “Giù le mani dagli ospedali!”: «Fondamentalmente i cittadini confermano gli intenti della pianificazione ospedaliera» conclude Beltraminelli.