Cerca e trova immobili

LOSONELa Lega dei Ticinesi chiede chiarimenti sul Centro per richiedenti l'asilo

01.06.16 - 08:54
La Lega dei Ticinesi chiede chiarimenti sul Centro per richiedenti l'asilo

LOSONE - Il Centro per richiedenti l’asilo di Losone torna a far parlare di sé, attraverso un’interpellanza inoltrata dalla Lega dei Ticinesi.

I leghisti deplorano la situazione attuale che i cittadini sono costretti a subire, come quando ad esempio «gli asilanti sbirciano nelle proprietà private, o addirittura, sembra, commettono violazioni di domicilio» o ancora «quando non rispettano il coprifuoco delle 18.00, o urinano nel parco senza preoccuparsi della presenza dei bambini e genitori, e non da ultimo quando, nascosti nella vegetazione, sbirciano le donne in riva al fiume. Segnaliamo anche veri e propri furti di birra e prodotti alimentari presso i vicini negozi Coop. Tutto ciò senza subirne le giuste sanzioni previste dalla legge».

Fatte queste premesse la Lega dei Ticinesi chiede al Municipio quale sia il reale spazio di manovra delle forze dell’ordine nei confronti dei richiedenti l’asilo all’esterno della Caserma (acquistata dal Comune ma disponibile solo dalla fine del 2017), se intenda incrementare la sorveglianza esterna e se intenda prendere posizione sui metodi di gestione e di controllo degli asilanti quando lasciano il sedime della ex caserma.

La lega dei Ticinesi vuole sapere anche chi siano gli asilanti speciali che hanno soggiornato presso il Centro, con un trattamento diverso dagli altri, e se lo stesso Municipio ne fosse informato, quanti ospiti sono «veramente profughi in fuga da luoghi di guerra e quanti no», e a quanto ammonti la cifra di denaro giornaliera messa a disposizione degli ospiti.

Il movimento chiede se in futuro si possa avere solo famiglie, «in quanto era questo che inizialmente era stato promesso prima dell’apertura del centro».   

Inoltre chiedono che «per i soggetti richiedenti l’asilo che vengono trovati fuori dal sedime della caserma dopo l’orario di rientro obbligatorio, siano messi, senza indugio, in stato di fermo, e che nei confronti di questi soggetti irrispettosi delle regole vengano presi dei provvedimenti incisivi volti a far loro rispettare i codici di comportamento richiesti secondo il regolamento del centro. Se ciò non avvenisse, in conformità alla Costituzione Federale, chiediamo chi i soggetti che non rispettano le regole, mettendo a repentaglio la sicurezza e il rispetto dei cittadini del comune che li ospita, vengano senza indugio ricollocati in altri centri, ove vi è del personale specializzato o regole migliori che permettono la loro gestione».

La Lega dei Ticinesi chiede anche un maggiore controllo da parte della polizia attorno all’orario di rientro degli ospiti, con delle verifiche accurate a campione e misurazioni alcolemiche. «Chi viene sorpreso in stato di ebrietà (oltre il 0,5 per mille) deve essere segnalato ai servizi di sicurezza del centro e alle forze di polizia comunale di Losone. I recidivi, sempre in riferimento agli articoli della Costituzione Federale, devono entro le 24 ore dall’ultima rilevazione alcolemica essere ricollocati in altri centro e allontanati dal comune di Losone. Perché consentire il consumo di alcol nel Centro?».

Il movimento chiede inoltre quanti siano i soggetti richiedenti l’asilo che sono scomparsi, confondendosi nella macchia, dopo essere stati dichiarati NEM (Non Entrata in Materia), da quando è stato aperto il centro.

In ultimo la Lega dei Ticinesi vuole sapere chi assicura che, se dovesse passare la votazione sulla modifica della legge sull’asilo del 5 giugno, la Confederazione non espropri il comparto della caserma San Giorgio, dopo averlo pagato.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE