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CANTONEI Verdi sull'accordo con Moldavia e Ucraina: «Indignati e preoccupati»

20.05.16 - 13:14
Gli ambientalisti attaccano pesantemente le ultime decisioni politiche prese dal Governo
Tipress
I Verdi sull'accordo con Moldavia e Ucraina: «Indignati e preoccupati»
Gli ambientalisti attaccano pesantemente le ultime decisioni politiche prese dal Governo

BELLINZONA - Dopo l'annuncio dell'accordo tra Moldavia, Ucraina e Svizzera sulla liberalizzazione totale del traffico pesante sulle Alpi raggiunto ieri da Doris Leuthard, i Verdi del Ticino prendono posizione e si dicono «indignati per le false promesse e preoccupati dal numero di TIR che continuerà ad aumentare in tutta Europa».

I Verdi specificano che ieri è stato aggiunto un nuovo tassello alla strategia di Consiglio federale e parlamento per liberalizzare totalmente il traffico pesante attraverso le Alpi. «La consigliera federale Doris Leuthard ha infatti siglato con la Moldavia e l’Ucraina accordo di liberalizzazione per mezzi pesanti, finora contingentati».

Raddoppio dannoso - «Sapevamo che l’eventuale raddoppio della galleria del San Gottardo era una pessima idea per il Ticino e che avrebbe portato a un ulteriore aumento di TIR, malgrado tutte le assicurazioni dei fautori del secondo tubo».

I Verdi del Ticino si dicono indignati e preoccupati. «Indignati per le promesse che si sono subito rivelato false. Preoccupati dal numero di TIR che continueranno ad aumentare e che faranno sì che la nostra regione diventi ancor più corridoio di transito per tutta Europa».

«Decisioni e prese di posizione scandalose» - Scelta politica, che come molte altre decisioni, non sono andate giù agli ambientalisti. «Questo accordo di liberalizzazione è solo l’ultima di una serie di decisioni e prese di posizione scandalose: ricordiamo che a pochi giorni dal voto sul raddoppio il Consiglio Nazionale ha deciso di abolire il limite massimo di 650’000 mezzi pesanti, poi il consigliere federale Ueli Maurer ha proposto di togliere il divieto notturno di circolazione per TIR sugli assi di transito a un mese dall’inaugurazione di Alptransit».

«L’articolo 32 dell’Accordo sul traffico terrestre fra Svizzera e Unione europea vieta espressamente l’introduzione di restrizioni quantitative per il traffico di transito e apre la porta a un’invasione di camion che, oltre a mettere in pericolo la sicurezza stradale, farà del nostro cantone un imbuto inquinato più di quanto lo sia già oggi. . Non dimentichiamoci che il 40% dell’inquinamento sulla A2 causa costi a carico dei cittadini di oltre 60 milioni di franchi per i danni sanitari dovuti alle sole PM10. Quanto ancora dovranno pagare i ticinesi in termini non solo finanziari, ma anche di salute, traffico e qualità di vita, per favorire il transito di TIR europei»?

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