Gaffuri attacca le "due Leghe": «Piuttosto che sedersi attorno a un rinfresco dovrebbero trovarsi per risolvere i problemi di quasi 70mila lombardi»
VARESE - La notizia di una prossima sede in Ticino della Lega Nord lascia molto perplesso il Partito Democratico. «Non tanto per la decisione in sé, considerato che anche il Pd ha una storica sezione nella Svizzera italiana - sottolinea Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica -, quanto per le modalità e le persone che vengono coinvolte».
Gaffuri non comprende (o finge di non voler comprendere per lanciare la frecciatina) l'invito rivolto ai "fratelli" leghisti ticinesi: «Passi per l’invito al sindaco di Lugano Borradori, visto che la sede aprirà a Massagno, ma già il fatto che sia presente l’erede della Lega dei Ticinesi, Boris Bignasca, figlio del fondatore, quando ormai tra i due partiti ‘fratelli’ i coltelli si sono affilati da tempo su temi come i frontalieri e i padroncini, suona quanto meno strano – continua il consigliere regionale –. Verrebbe da dire che, piuttosto che attorno a un rinfresco per un’inaugurazione, le due Leghe dovrebbero trovarsi attorno a un tavolo di trattative per risolvere i problemi quotidiani di quasi 70mila lombardi», conclude.