Le ragioni dei Verdi del Ticino per votare «Sì» alla tassa di collegamento
BELLINZONA - Il traffico è uno dei problemi più seri in Ticino. Parte del suo territorio, soprattutto nel Sottoceneri, ma non solo, sacrificato sull'unico altare degli interessi economici, è stato deturpato da capannoni industriali che - vista la possibilità di stipulare contratti a livello individuale e che non tengono conto dei costi della vita nel territorio in cui opera l'azienda - hanno generato principalmente posti di lavoro con livelli salariali tali da rendere impossibile vivere in Svizzera. Ciò ha provocato l'assunzione di moltissimo personale residente all'estero che, come molti residenti, raggiunge il posto di lavoro in autovettura. Come osservano i Verdi del Ticino in un comunicato stampa, la congestione del traffico nelle aree in cui sono ubicati i centri commerciali e le zone industriali ha reso «la qualità dell'aria fra le peggiori in tutta Europa». Infatti, se si fa un paragone, sabato 30 aprile si è misurato un livello maggiore di ozono nella piccola Chiasso (115 ħg/m3) rispetto a Basilea (95,5 ħg).
In questo contesto, in cui «i costi esterni dovuti al traffico sono maggiori del 20% rispetto agli altri cantoni», i Verdi ritengono necessario introdurre la tassa di collegamento, sulla quale i ticinesi si pronunceranno il prossimo 5 giugno.
«Tale misura renderà, auspichiamo, responsabile chi utilizza da solo un'automobile per recarsi al lavoro trovando il parcheggio gratuito (circa l'84% dei lavoratori provenienti dal nord Italia può ora beneficiarne). La tassa prevederebbe un costo giornalierio di franchi 3,50 per un posteggio aziendale e franchi 1,50 per un posteggio in un centro commerciale: se ciò potesse aiutare a implementare la rete dei trasporti pubblici come pure migliorare la qualità dell'aria, siamo convinti che sia la direzione giusta», scrivono i Verdi del Ticino.
Secondo il comitato cantonale del partito, bisognerebbe promuovere con più decisione il car pooling, «una realtà conosciuta e apprezzata ormai ovunque».
I Verdi del Ticino ritengono che, «per evitare un ulteriore aumento del traffico e dell'inquinamento, un probabile taglio ai sussidi per i pubblici trasporti, un deterioramento dello stato del territorio in Ticino, questa tassa va sostenuta».