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PARADISOLa Lega riattacca: «Votazione da rifare»

27.04.16 - 10:16
Presunte irregolarità alle urne sotto la lente del Tribunale amministrativo. Il sindaco: «Diffamati anche i nostri dipendenti. Prenderemo provvedimenti»
Tipress
La Lega riattacca: «Votazione da rifare»
Presunte irregolarità alle urne sotto la lente del Tribunale amministrativo. Il sindaco: «Diffamati anche i nostri dipendenti. Prenderemo provvedimenti»

PARADISO - C’è un clima da guerra fredda a Paradiso. Una finta quiete, dopo la tempesta. In attesa che il Tribunale amministrativo si esprima sulle presunte irregolarità alle urne denunciate dalla sezione locale della Lega. Una storia fatta di buste aperte in assenza dei delegati e di urne prive di sigilli. Ora la Lega riattacca. «Vogliamo che la votazione venga rifatta - tuona il presidente di sezione, Antonio Caggiano -. Non è stata tutelata la volontà dei cittadini».

Fai da te - Le accuse leghiste erano già state smentite dalla maggioranza del Municipio, qualche giorno dopo il voto del 10 aprile. Caggiano, però, non ci sta. «Al venerdì sera avevano già aperto da soli tutte le 704 buste legate al voto per corrispondenza. Praticamente una mole di schede rappresentante il 70% della gente che ha votato».

Polemica aperta - Caggiano è furioso. E affonda di nuovo il dito nella piaga. «Alla domenica mattina sono arrivati con le urne non sigillate. E la chiave che le avrebbe dovute aprire, anziché trovarsi in una busta chiusa, era nella tasca di una segretaria. Non penso che il Tribunale amministrativo possa ritenere corrette e trasparenti simili operazioni. Sono cose talmente gravi che non si può chiudere un occhio. E tra l’altro sono pure state messe a verbale al momento della chiusura dei seggi. Abbiamo dunque le prove di ciò che diciamo».

Cosa dice la legge - Anche Francesco Catenazzi, consulente giuridico del Consiglio di Stato, è in attesa della versione del Tribunale amministrativo. «La legge di base dice che ai delegati deve essere data la possibilità di assistere a tutte le operazioni elettorali. Poi però può anche darsi che i delegati spontaneamente non si presentino. Io non so come sia andata a Paradiso. Ho fiducia nel lavoro degli esperti del Tribunale amministrativo. Saranno loro a stabilire se ci sono davvero gli estremi per tornare alle urne».

Replica rabbiosa - Ipotesi che infastidisce Ettore Vismara, sindaco liberale di Paradiso. «La Lega non ha saputo vincere, ma non ha neanche saputo perdere. I suoi membri possono andare avanti con questa storia. Ma a un certo punto dovranno arrendersi all’evidenza. A Paradiso la gente è onesta e di irregolarità non ce ne sono. Ma anche se, per delirio d’ipotesi, si dovesse rifare la votazione, la Lega perderebbe di nuovo. Questo è poco ma sicuro».

Contrattacco - Poi Vismara annuncia misure di difesa contro le frecciate leghiste. «Stanno diffamando anche i nostri dipendenti, non solo i politici. Dovessero continuare così, saremmo costretti a prendere provvedimenti».

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COMMENTI
 

Frankeat 7 anni fa su tio
Avevano sete, li abbiamo dissetati Avevano fame, li abbiamo diffamati (cit.)

patrick28 7 anni fa su tio
Lega cialtrona. Inaffidabili come pochi. Forza Sindaco Vismara
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