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CANTONE«Delusi dalle risposte del Consiglio di Stato»

25.03.16 - 13:22
I Giovani Liberali hanno mostrato il loro disappunto riguardo alle risposte date alla loro interrogazione sui disagi dei collegamenti ferroviari fra il Ticino e il resto della Svizzera
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«Delusi dalle risposte del Consiglio di Stato»
I Giovani Liberali hanno mostrato il loro disappunto riguardo alle risposte date alla loro interrogazione sui disagi dei collegamenti ferroviari fra il Ticino e il resto della Svizzera

BELLINZONA - I Giovani Liberali Radicali Ticinesi comunicano con una nota odierna di aver preso atto «con delusione» della risposta del Consiglio di Stato all’interrogazione di Fabio Käppeli e cofirmatari sui disagi nei collegamenti ferroviari tra il Ticino e la Svizzera interna presentata il 21 dicembre 2015.

Questa delusione deriva essenzialmente da due motivi:

«Innanzitutto - spiegano i Giovani Liberali Radicali - il Consiglio di Stato comunica che vi è stata un’occupazione superiore al 100% nelle corse del venerdì in sole 12 volte su circa 2'000 corse sull’asse nord-sud e in 9 occasioni nella direzione opposta alla domenica. Di conseguenza il Governo ritiene la capienza dei treni sufficiente e i sovraffollamenti si verificano solo saltuariamente».

La quantità delle 21 volte su 2'000 va, secondo GLRT contestualizzato. «L’inizio dei disagi e delle sovraoccupazioni corrisponde all’inizio del semestre accademico di settembre 2015 e che i giovani studenti oltralpe sono delusi dalla situazione di continui disagi. Dispiace quindi leggere che secondo il Consiglio di Stato la situazione non necessita di ulteriori soluzioni».

Il secondo motivo esposto dai Giovani Liberali Radicale riguarda la linea di montagna. «il Governo ha preso la palla al balzo per ricordare che la linea di montagna è garantita dalle FFS fino al 2017. In seguito andranno prese alcune decisioni a Berna e se dovesse venir declassata con la conseguente richiesta di un contributo, il suo mantenimento è condizionato dai proventi della tassa di collegamento». GLRT sottolinea di non voler entrare nel merito della tassa perché il proprio comitato direttivo (direttorio) ha deciso di lasciare libertà di voto e di firma in merito a questo referendum, ma il movimento giovanile ci tiene a ricordare come «il tema della tassa non sia stato evocato al momento della presentazione dell’interrogazione in questione e risulta quindi fuori luogo e pretestuoso».

Il Governo - concludono i Giovani Liberali Radicali - ha semplicemente colto - per l’ennesima volta dopo la raccolta firme sugli ecoincentivi promossa da GLRT - di ricattare i cittadini “o la tassa, o la linea di montagna”».

GLRT, infine, prende atto della risposta governativa e si riserverà di agire ulteriormente in sede parlamentare, tenendo comunque conto dell’agire tempestivo delle FFS nel voler risolvere la situazione e nella sua piena collaborazione al miglioramento dei servizi.

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