Cerca e trova immobili

ITALIAFrontalieri, «il governo italiano vinca la discriminazione in Ticino»

08.02.16 - 18:33
Finisce a Roma il caso della Legge cantonale sulle imprese artigianali
Frontalieri, «il governo italiano vinca la discriminazione in Ticino»
Finisce a Roma il caso della Legge cantonale sulle imprese artigianali

ROMA - «Chiediamo al Governo un impegno urgente e iniziative tempestive, anche in sede europea, affinché sugli artigiani transfrontalieri il Canton Ticino ponga fine alla norme discriminatorie previste dalla Legge cantonale sulle imprese artigianali-LIA e si attenga invece alle norme che regolamentano il riconoscimento delle qualifiche professionali stabilite con l'accordo UE Svizzera del 23 febbraio 2015». È quanto richiesto al governo nella mozione presentata oggi in Aula alla Camera da Raffaello Vignali di Area Popolare (AP, federazione NCD-UDC).

«La LIA, recentemente approvata dal Canton Ticino - ha spiegato Vignali -, che condiziona l'attività imprenditoriale artigianale dei transfrontalieri alla previa iscrizione ad un Albo specifico per operatori esteri e al possesso di requisiti professionali e personali chiaramente discriminatori nei confronti degli artigiani transfrontalieri italiani, è infatti un norma che ignora quanto previsto dalla Direttiva Europea per il riconoscimento delle qualifiche professionali e penalizza gravemente il nostro sistema artigianale. Per questo - ha concluso Vignali - chiediamo oggi al Governo di attivarsi con urgenza in ambito europeo affinché il Canton Ticino riveda la legge e sia così tutelato il sistema dell'artigianato italiano».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

OCP 8 anni fa su tio
Il Ticino (e la Svizzera) dovrebbero invece fare capire senza mezzi termini all'Italia che di fatto è uno dei più grandi datori di lavoro per gli italiani. A buon intenditor...

aquila bianca 8 anni fa su tio
A un certo punto... se a loro non conviene; che si facciano dare lavoro nel loro Paese..!! Visto che sono tutti ragggionieri... dottttttori.... geommmetri ecc...... Lo Stato li impieghi, mi sembra di vedere che, lavori da fare non ne mancano.... Si facciano governare da chi è capace e non dai racccccomandati.... che prelevino le tasse alla fonte e si preoccupino di vedere che fine fanno i miliardi che arrivano aaaRrrroma.... L'errore che fanno in generale, è che se la prendono con la Svizzera invece di prendersela con la propria Nazione che sempre più è governata da pagliacci in giacca e cravatta!!

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
aquila bianca, in generale è tutto condivisibile, ma bisognerebbe precisare: 1. Nessun frontaliere che io sappia (qualche eccezione è entité négligeable) si è mai lamentato che io sappia delle condizioni di lavoro in Svizzera, tenuto conto che una grande parte lavora in regime contratto collettivo. L'aspetto dumping non è diffusissimo. 2. Le qualifiche professionali di molti frontalieri sono molto buone. 3. Lo Stato Italiano è alla canna del gas per cui non ha capacità di assunzioni. 4. L'Italia è al terzo Primo Ministro imposto dall'alto e per alto intendo l'Europa. Berlusconi sarà stato il diavolo in persona, ma dava fastidio soprattutto all'Europa e alla strisciante sinistra italiana e europea. 5. Le tasse in Italia sono prelevate alla fonte dei dipendenti. Le così dette "partite iva", cioè gli indipendent, vivono perlopiù in regime di "legittima difesa", tenuto conto di aliquote che toccano anche il 70%. 6. Il problema principale dell'Italia è la spesa pubblica, forzata dal clientelismo. 7. Mezza Italia verrebbe volentieri a vivere da noi, anzi parecchi l'hanno già fatto. Residenti con tutti gli onori e oneri (selbstverständlich), in particolare perché la classe politica dirigente (non i parlamentari peones) è il risultato di alchimie molto complesse e clientelari e ormai sempre più soggetti al placet europeo.

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a aquila bianca
Se non ce la farà in America, si potrebbe chiedere a Trump. Di Italiani che possano imporre un cambiamento all'Italia non ne vedo proprio. L'hanno capito da molto alla Ferrari che di piloti titolari italiani non mi pare ne abbia più avuti dalla morte di Bandini nel '67.

madras 8 anni fa su tio
Che togliere i controlli, anzi bisogna intensificarli e chi vien beccato fuori legge giù multe molto salate.

NICKITA 8 anni fa su tio
Non se ne puo' piu' !!!!!!!!! E i nostri politici non sanno fare altro che commissionari studi su qualunque cosa ! Il Ticino ha poco piu' di 330.000 abitanti ....cosa pretendono ? Portare qui tutte le piccole imprese lombarde che non rispettano le nostre regole e accettano compensi cosi' che i nostri artigiani non possono competere ? Ma state nella vostra melma ......barrichiamo le frontiere !!!!

Danny50 8 anni fa su tio
Comunque sia abbiamo l'ennesima prova che a forza di firmare accordi con l'estero ci stiamo togliendo adagio adagio l'indipendenza e la sovranita'. Avanti con i bilaterali indispensabili, il diritto europeo assunto automaticamente, i giudici stranieri, ecc ecc. Naturalmente mai chiedere la reciproca, prima regola segguita dai nostri "negoziatori".

Figenfeld 8 anni fa su tio
Senza tante parole, prima tuteliamo i nostri artigiani e le nostre imprese, poi se reclamate già a Roma, comunicate che l'Italia esegui prima l'accordi europei tra i suoi alleati UE senza scavalcare o scaricare su di noi le lacune UE "da sctrapascücc"! Tireremo anche la corda a Berna e tutti i suoi "politici del buonismo" che stanno ancora dormendo aspettando invece di agire con accuratezza e rappresentare il nostro Paese con una certa tenacia costruttiva a nostro favore. Se avanzano cosi come negli ultimi anni "calando le braghe", in futuro li mandiamo in giro senza "braghe e cadreghe senza superficie delle sede", spero sia chiaro il messaggio e aspettate il voto del 28 febbraio per ulteriori aggiornamenti a nostro favore!

tazmaniac 8 anni fa su tio
Quando si dice avere la faccia come il c..o ... ma con che coraggio? Entrate in Ticino ogni giorno, perché in Italia morite di fame e fate concorrenza spietata agli artigiani locali, con prezzi stracciati, grazie al tenore di vita più basso che potete permettervi in Italia...entrate senza problemi particolari grazie alla libera circolazione, che, per inciso, funziona solo dall'Italia alla Svizzera...provate a chiedere ad un artigiano ticinese perché non va in Italia....in dogana per uscire, si apre un mondo inimmaginabile per chi volesse operare in Italia. A volte, il silenzio è d'oro e questo sfigato ha perso un'ottima occasione per evitare una figura di palta, ma nel Belpaese (ahimè) non è più una novità.

Può accompagnare solo 8 anni fa su tio
Con 7 milioni di abitanti nel raggio di un centinaio di chilometri dovete portar via il lavoro in un fazzoletto di terra che conta poche centinaia di migliaia di abitanti? Un mezzo per importare capitali e finanziare i comuni di confine?

Può accompagnare solo 8 anni fa su tio
E perché noi dovremmo stare alle Direttive Europee?

RV50 8 anni fa su tio
Egregio Sig. Vignali Incominciate voi politici italiani a non discriminare i vostri cittadini poi potrete anche criticare gli altri. Ragliate meno e create lavoro ai vostri cittadini .... qui almeno hanno un salario dignitoso e molto più retribuito che nella vostra povera e disastrata nazione chiede ai vostri parner europei di darvi il lavoro . E non continuate a rompere le p...e chiede un po ai vostri cittadini "frontalieri" se sono disposti a lavorare in Italia per 1500 euri al mese. Certo che loro per lavorare devono trasferirsi da noi mentre voi politici ve ne state comodamente a grattarvi seduti dietro una scrivania almeno quando siete presenti!!!!

Ponci 8 anni fa su tio
anche per noi artigiani svizzeri e domiciliati è entrata in vigore la legge Lia dunque non vedo perché non vedo il motivo che loro non debbano sottostare a queste regole... basta amici dello stivale siamo arrivati a questo solo perché siamo stufi della vostra concorrenza sleale adeguatevi che le ora!

comp61 8 anni fa su tio
gli artigiani dovrebbero innanzi tutto lavorare nel proprio paese.

Don Quijote 8 anni fa su tio
In Italia c'è un comico per ogni cosa e sono talmente tanti che non fanno nemmeno più ridere.

ilsapp 8 anni fa su tio
In Italia ( oopss ) fall'it.... nessuno ha un certificato di capacità professionale........Non sanno nemmeno cosa sia........ecco che allora non ci sono i requisisti. Come al solito.....

Alìbabà 8 anni fa su tio
Risposta a ilsapp
A parte le considerazioni di carattere politico e le solite diatribe transfrontaliere che si risolverebbero in un istante pagando gli stessi salari e, ovviamente, esigendo le stesse imposte, non è affatto vero che in Italia "nessuno ha un certificato di capacità professionale...Non sanno nemmeno cosa sia...". Ho rapporti regolari con l'Italia e la stragrande maggioranza degli artigiani che conosco ha un diploma dell'ITI (Istituto Tecnico Industriale), scuola quinquiennale dopo le Medie che rilascia la Maturità Tecnica in svariate discipline. E' una scuola molto pratica e impegnativa che richiede stage di lavoro presso ditte del settore di specializzazione. Da qui ci vogliono almeno tre anni di pratica per ricevere l'abilitazione riconosciuta dalla Camera di Commercio e da Confartigiano per esercitare l'attività in proprio.

Ctg 8 anni fa su tio
Italia = ombelico del mondo

york11 8 anni fa su tio
Risposta a Ctg
Se l'Italia è l'ombelico, chissà cosa potrebbe essere il Ticino... del mondo.

GI 8 anni fa su tio
Risposta a york11
beh, visto che siamo "sopra"....

Equalizer 8 anni fa su tio
Probabilmente l'unico modo per fagli capire che razza di gente sono, sarebbe quello di prendere il libro dei requisiti che loro richiedono ad un'impresa Svizzera per lavorare in Italia ed applicarlo nei loro confronti per venire a lavorare in Svizzera, poi vediamo se hanno ancora il coraggio di aprire il becco.

helveticum 8 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
concordo pienamente

ErTosto 8 anni fa su tio
scusate, ma non tutti noi si sono resi conto che ormai i cari italiani non sono altro che buffoni, difatti rammento un programma tedesco K praticamente faceva solo umor su di loro e i loro politici... morale della favola; ridiamo pure noi ;)

mgk 8 anni fa su tio
Basta badit

SemSem 8 anni fa su tio
volete anche le mutande???

Libero pensatore 8 anni fa su tio
È onestamente irritante leggere queste notizie. In se la cosa potrebbe avere anche senso ma il contesto e le entità coinvolte (Ticino e Italia) rendono la questione quasi comica. Siamo di fronte alle richieste di un paese che, a causa di burocrazia creata ad arte, impedisce l'accesso ai mercati italiani alle nostre imprese. Se parliamo poi di mercati finanziari (banche) la cosa è ancora più ridicola dato che siamo ancora sulle Black lists nonostante ottemperiamo ai requisiti sanciti dall'OCSE. Quando si fanno delle richieste o quando si protesta bisognerebbe avere l'accortezza di verificare di non essersi resi colpevole degli stessi fatti per cui si protesta. Insomma, chi è senza colpa lanci il primo sasso. Non credo che l'Italia possa lanciare grandi pietre...

demon631 8 anni fa su tio
Il Ticino discrimina!!! Ma dove ,e l'italia cosa fa per far lavorare le ditte Ticinesi ? Tanta burocrazia per niente. Popolo di burocrati solo capaci a sputare nel piatto dove mangiate buffoni

roma 8 anni fa su tio
era ora che anche da noi in Ticino si svegliassero per quel che concerne la reciprocità. finito il tempo delle mele anche per gli azzurri.

momo73 8 anni fa su tio
Qualcuno non ha pensato per caso, che se si è giunti a tale misura, qualche causa ci sarà pur stata? E forse che questa causa non è riconducibile alle imprese "nostrane"?
NOTIZIE PIÙ LETTE