È quanto chiesto da Massimiliano Robbiani attraverso un’interrogazione
MENDRISIO - L’abbandono del Ticino da parte di Armani non ha lasciato indifferenti molti politici: dopo l’interpellanza da parte del Gruppo PLR al comune di Mendrisio, e l’interrogazione dei deputati Verdi Michela Delcò Petralli e Francesco Maggi inoltrate ieri, oggi arriva anche l’interrogazione di Massimiliano Robbiani, candidato al Municipio di Mendrisio per la Lega dei Ticinesi.
“Non è la prima volta, e sicuramente neppure l’ultima, che ditte italiane, dopo aver avuto tutti i privilegi all’inizio della loro attività in Ticino, decidano dall’oggi al domani di chiudere baracca e burattini” si legge nel testo che precede le domande dell'interrogazione.
Robbiani chiede al Consiglio di Stato quanti siano i residenti, sul totale dei 130 dipendenti della ditta Giorgio Armani, che rischiano il posto di lavoro, e se lo stesso Governo fosse sorpreso da questa notizia.
Inoltre il deputato leghista interroga il Consiglio di Stato per sapere quante ditte straniere abbiano chiuso tempestivamente dopo aver avuto tutti i privilegi fiscali e non, per operare sul territorio, e a quanto ammonta, fiscalmente, la perdita per le casse cantonali.